Mourinho,

vigilia tesa

"Col Rubin

vincere e basta"

In conferenza stampa l'allenatore dell'Inter si esprime a monosillabi. Fa i complimenti agli avversari ma non approfondisce nessun tema e non parla di formazione. Botta e risposta a distanza con Mazzola. Il tecnico: "Lui non firma gli assegni del club". L'ex bandiera nerazzurra: "Non risponda a me ma sul campo"

MILANO, 8 dicembre 2009 - "Complimenti al Rubin Kazan per la vittoria del campionato russo, che è un torneo di buon livello. Ma noi non ne abbiamo timore, siamo superiori alla squadra russa, penso che domani vinceremo". Così uno José Mourinho particolarmente teso ed arrogante nella conferenza stampa della vigilia della decisiva sfida Champions contro la squadra russa. La partita vale infatti il passaggio agli ottavi di finale del torneo.

formazione — Poche ma chiare parole quelle di Josè Mourinho, che per il resto - fra qualche secco rifiuto di rispondere a domande definite "libri" e risposte monosillabiche - ha confermato che Wesley Sneijder ha recuperato e ci sarà. E' stata questa l'unica risposta in chiave tecnica, perché quando gli sono stati posti altri quesiti sulla formazione lo Special One si è limitato ad affermare, rivolgendosi a tutti i presenti, che "i giornalisti sono sempre molto bravi a sapere la formazione prima della partita, ma stavolta non l'ho detta a nessuno, nemmeno ai miei assistenti, quindi domani vedremo quanto siete bravi". E non ha avuto maggior fortuna chi gli ha chiesto se per preparare una gara così delicata ha fatto un lavoro specifico per gestire la pressione che nasce dall'obbligo di vincere. Risposta secca: "No". Sul tipo di gara che l'Inter dovrà fare: "Dovrà vincere e basta, neanche pareggiare". Un parallelo con la gara contro il Barcellona è impresa impossibile: "Abbiamo giocato 15-20 giorni fa, non me la ricordo più".

Bivio — Inevitabile qualche domanda riguardo al rapporto fra l'esito della gara col Kazan e il suo futuro all'Inter. Prevedibile a questo punto la reazione di Mourinho: "Non capisco la domanda", e quando il riferimento si fa esplicito alle parole di Mazzola, secondo cui in caso di mancato passaggio del turno sarebbe inevitabile un divorzio a fine stagione fra Inter e Mourinho, la risposta del tecnico è quanto mai acida: "E' Mazzola che all'Inter firma gli assegni?". Pronta la replica dell'ex direttore sportivo nerazzurro, attraverso Radio Kiss Kiss: "Mourinho non deve rispondere a me ma sul campo, con i risultati, in Champions. A partire da domani sera contro il Rubin". Altrettanto significativi gli ultimi due atti del Mourinho-show: ha chiuso la conferenza stampa con un ironico "è stato divertente" e non ha voluto parlare con le tv - tranne che con la Rai - che detengono i diritti della Champions, delegando un giocatore a presentarsi al posto suo. Il tutto in un clima di tensione che la dice lunga su quanto l'allenatore soffra questa vigilia.

parla sneijder — Di poche, ma serene parole Wesley Sneijder, che ha confermato la sua presenza domani contro il Rubin: "Se mi sento il talismano dell'Inter? Domani ci aspetta una gara difficile, al di là della mia presenza. Io sono uno dei 18 dell'Inter, se anche non ci fossi la squadra sarebbe in grado di vincere. E infatti è già successo anche senza di me. Non è infatti tutto merito mio se l'Inter ha vinto con me in campo. Comunque sia, domani abbiamo un unico risultato utile a disposizione: dobbiamo fare tre punti".