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giovedì 19 novembre 2009

La Grecia va al Mondiale Piangono Sheva e Hiddink

Qualificazioni a Sudafrica 2010, ritorno degli spareggi europei: un gol di Salpingidis a Donetsk promuove la nazionale di Rehhagel. Il Portogallo vince 1-0 ed elimina la Bosnia. La Slovenia fa fuori la Russia, all'Uruguay basta l'1-1 con Costa Rica

MILANO, 18 novembre 2009 - Oltre allo spareggio africano Algeria-Egitto (1-0), il mercoledì di calcio internazionale prevedeva la gara di ritorno di altri quattro playoff nella zona europea, per altrettanti posti alla fase finale del Mondiale 2010. Uruguay-Costa Rica si giocherà nella notte e chiuderà il quadro delle qualificazioni per la fase finale in Sudafrica.

Festa greca al gol di Salpingidis. LaPresse
Festa greca al gol di Salpingidis. LaPresse

ucraina-grecia 0-1 (and. 0-0) — Otto Rehhagel compie un'altra impresa: dopo aver condotto la Grecia all'incredibile trionfo dell'Europeo 2004, il c.t. tedesco riesce a centrare un obiettivo che non aveva ancora raggiunto, ovvero portare gli ellenici alla fase finale di un Mondiale. L'accesso a Sudafrica 2010 arriva a Donetsk, in casa dell'Ucraina. Dopo lo 0-0 dell'andata, decide un gol di Salpingidis al 32' del primo tempo, su assist di Samaras. Una beffa per la nazionale di Shevchenko, che si era resa subito pericolosa con Yarmolenko e con un paio di chance capitate proprio all'ex rossonero. Lo stesso Sheva è l'uomo più pericoloso tra gli ucraini anche nella ripresa: è lui, insieme a Seleznov, a impegnare Tzorvas nella parate più complicate, fino al fischio finale che scatena la festa greca.

Raul Meireles (a sinistra) esulta dopo il gol. Reuters
Raul Meireles (a sinistra) esulta dopo il gol. Reuters

bosnia-portogallo 0-1 (and. 0-1) — Carlos Queiroz ce l’ha fatta: il Portogallo va in Sudafrica. Dopo avere vinto 1-0 la gara d’andata, rifila alla Bosnia identico risultato a Zenica. Partita tesa. Il Portogallo adotta una tattica attendista, mentre la Bosnia, che nulla ha da perdere, attacca con tutte le forze. Ma tra i padroni di casa incide molto la tensione nervosa e la foga si esaurisce negli ultimi venti metri. Partita nervosa con un’occasione nel primo tempo, quando al 25’ Tiago spreca un’occasione pazzesca facendosi respingere da Hasagic la palla del vantaggio. Dzeko è la spina nel fianco e nella ripresa diventa ossessione. La Bosnia assedia il Portogallo che fa muro davanti a Eduardo. Ma proprio nel momento più intenso dei bosniaci, la difesa lascia uno spazio gigantesco a Raul Meireles che, solo davanti a Hasagic, infila nell’angolo. E’ la rete che scioglie la Bosnia che ci prova solo con Dzeko. Al 76’ Rosetti espelle Salihovic; i tifosi lanciano di tutto in campo e colpiscono l'assistente di gara Paolo Calcagno, fortunatamente senza gravi conseguenze. Il sogno mondiale di Blasevic finisce qui.

Il gol di Dedic. Ap
Il gol di Dedic. Ap

slovenia-russia 1-0 (and. 1-2) — Quel gol di Pecnik nella gara di andata alla fine ha fatto la differenza. Dopo il 2-1 subito a Mosca, la Slovenia batte 1-0 la Russia a Maribor e vola in Sudafrica. Dopo avere portato alle fasi finale Corea del Sud e Australia, Guus Hiddink fallisce la qualificazione. La Slovenia parte subito in attacco: aggredire la Russia per rimontare la rete subita nella gara d’andata. La squadra di Hiddink si fa sorprendere e subisce oltre misura gli sloveni. Dedic mette sotto la difesa ospite ed è proprio lui al 44’ a battere Akinfeyev e annullare così la doppietta segnata a Mosca da Bilyaletdinov. La Russia cerca di reagire, ma mancano tranquillità e lucidità. E alla fine perde anche la testa rimanendo in 9 per l ‘espulsione di Kerzhakov al 66’ e di Zhirkov al 93’.

uruguay-costa rica 1-1 (and. 1-0) — L'Uruguay soffre, ma è in Sudafrica: la squadra di Montevideo ha ottenuto il passaporto con un pareggio in casa contro il Costa Rica, che aveva battuto 1-0 (gol di Lugano) sabato scorso nella prima delle due partite dello spareggio tra nazionali sudamericane e del gruppo Concacaf (America Nord, Centrale e Caraibi). La "seleccion" allenata da Oscar Washington Tabarez, alla quale bastava un pareggio, è così diventata l'ultima delle 32 nazionali qualificate per i mondiali. Erano otto anni che la squadra del Rio de la Plata non andava in un mondiale. Per gli uruguaiani - due volte campioni del mondo - quella di questa notte allo stadio 'Centenario' è stato il terzo spareggio pre-mondiale consecutivo, dopo quello vinto nel 2002 contro l'Australia e quello perso invece nel 2006, sempre contro gli australiani. La squadra di Tabarez ha segnato per prima, grazie ad un colpo di testa al 25' del secondo tempo di Sebastian Abreu, entrato in campo poco prima. Ma quattro minuti dopo per gli uruguaiani la partita si è complicata, visto che Walter Centeno ha messo dentro l'1-1. Subito dopo il sofferto pareggio, sono scattati i festeggiamenti sul lungomare e negli altri quartieri della capitale del piccolo Paese sudamericano.

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