Sicurezza Inter: 3-1 Bologna k.o. ora il Barça
Bella prestazione della squadra di Mourinho che nel primo tempo trova il gol di Milito. Pareggio immediato di Zalayeta, poi il colpo di testa di Balotelli, titolare ma sostituito al 45'. Nella ripresa 3-1 di Cambiasso su assist del Principe, nel finale espulsione per Maicon
- Festa dopo il gol di Cambiasso. Afp
MILANO, 21 novembre 2009 - Adesso può partire l'operazione Barcellona. Quella di Champions non sarà forse una gara fondamentale, ma sono in molti a tenerci parecchio. L'Inter passa senza danni da Bologna, vincendo 3-1, dimostrando buona salute dopo la sosta e riportandosi temporaneamente a +8 sulla Juve, che dovrà rispondere domani. Mourinho vara una staffetta Balotelli-Eto'o, si gode un ottimo Milito e forse si arrabbia un po' solo per l'espulsione di Maicon, a gara praticamente conclusa (proteste col guardalinee). Dimostrazione di superiorità tecnica e fisica, ma anche segnali che il progetto "bel gioco" può prendere forma.
- Balotelli zittisce tutti. Afp
telenovela balotelli — L'ultima volta che lo aveva inserito in campo, José Mourinho aveva poi valutato la sua prestazione come "vicina allo zero"; l'ultima volta che ne aveva parlato era per criticare la presenza della stampa a una iniziativa benefica che lo aveva come ospite. In uno di quei giochi psicologici che contraddistinguono il rapporto fra Mourinho e Balotelli, il tecnico lancia SuperMario titolare, al posto di Eto'o. Aveva detto di non voler far turnover e l'unica eccezione è il riposo per il camerunese, che martedì tornerà a Barcellona con il chiaro obiettivo di segnare gol pesanti. A Bologna il gol lo fornisce Balotelli, di testa su corner di Maicon, per il 2-1, dopo essersene mangiato uno, esitando troppo su un gran passaggio di Thiago Motta. Dopo il gol non ci pensa troppo, invece, a portare il dito indice alla bocca: "tutti zitti". Un'esultanza rabbiosa che si ripropone anche al Dall'Ara. Poi, ammonito, lascia posto e Eto'o a fine primo tempo. Mourinho spiegherà se era una staffetta programmata, Balotelli segue la ripresa dagli spalti.
- Milito, Cambiasso e Viviano. Afp
la chiave fisica — "Sono grandi, grossi e prepotenti. Qualcuno dovrebbe fermarli". Lo sfogo di Ranieri dopo Inter-Roma era rivolta all'arbitro, ma poteva andar bene anche per la difesa del Bologna sui calci piazzati. Su corner e punizioni i rossoblù pagano un altissimo dazio. Arrivano da quelle situazioni, e da due corner in particolare, i due gol interisti del primo tempo: al 22' batte Balotelli, spizza di testa Thiago Motta, la rimette in mezzo Lucio (sempre di testa) e Milito gira in porta. Il tutto con i bolognesi fermi a guardare o in ritardo. Al 42' batte Maicon, dal mucchio al limite dell'area piccola esce Balotelli, che ha un metro per staccare e colpire di testa. Ok, i nerazzurri hanno più chili e centimetri, ma si poteva marcar meglio.
INTER, gioco in crescita — Strapotere fisico a parte, ci sono altri segnali positivi per Mourinho. Contro il Bologna altra tappa importante nel processo di cambio di gioco della squadra interista. Possesso palla prolungato, triangoli stretti, dialoghi continui, inserimenti dei centrocampisti. E poi ci sono Milito e Thiago Motta, acquisti quantomai azzeccati. Il Principe infila l'ottavo gol in campionato, ma soprattutto inventa un grandissimo assist: palla d'esterno per Cambiasso che sembra un colpo di biliardo e che vale il 3-1 dell'argentino. E poi i soliti movimenti, gli scambi nello stretto, la difesa della palla. Thiago Motta, in assenza di Sneijder, fa anche il suggeritore: due volte mette in porta i suoi nel primo tempo (Balotelli sbaglia, Stankovic prende un doppio palo). E garantisce qualità e fisico in mezzo.
- La gioia del Bologna dopo l'1-1. LaPresse
bologna coperto — Proprio a centrocampo il Bologna va in difficoltà: nonostante i tre uomini offensivi Colomba mette in campo una squadra coperta. L'idea tattica è chiara: coprire in modo ordinato e provare la ripartenza con lancio di Adailton per una delle punte. Il giochino riesce una volta, subito dopo il vantaggio interista, col gol di Zalayeta (gran controllo di sinistro). Poi i rossoblù pagano il differente tasso tecnico: Di Vaio si vede pochissimo, Britos ci mette una pezza quando può, ma non basta. Non importa, Colomba aveva messo in conto di perdere questa gara.
Valerio Clari
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