Qualificazione e vergogna La Francia contro Domenech
I media d'Oltralpe commentano con imbarazzo il gol che vale il Mondiale realizzato ieri contro l'Irlanda ma viziato da un fallo di mano nell'assist di Henry che ammette il tocco ma dice: "Non sono io l'arbitro". Poi l'attenzione - e gli anatemi - si spostano sul c.t.
- Domenech esulta con Henry. Afp
PARIGI, 19 novembre 2009 – Il disagio è palpabile oggi tra i media francesi. Tutta colpa di quel gol che manda in Sudafrica i vicecampioni del mondo macchiato dal disonore di una doppia manata del capitano Thierry Henry, che prima festeggia come un ragazzino e poi, a fine partita, va pure a consolare gli irlandesi. Ma la stampa mette sotto accusa anche, anzi, ancora Raymond Domenech, perché la Francia vista pure ieri sera non convince nessuno.
EDITORIALE — Il primo e più duro affondo arriva dall’Equipe che per l’occasione sposta l’editoriale intitolato “Basso profilo” in prima pagina, con un’impostazione grafica che ricorda molto l’edizione del dopo finale di Berlino, quando il direttore d’allora criticò duramente la testata di Zidane a Materazzi (salvo poi fare marcia indietro il giorno dopo). Il quotidiano sportivo stavolta confessa il disagio per un gol da annullare e poi spara a zero su Domenech visto che la partita di ieri è stata “catastrofica, conclusione parossistica di 14 mesi di un girone di qualificazione durante i quali i Bleus non sono mai riusciti a esprimere un livello internazionale convincente”. “La questione se bisogna o meno mantenere il c.t. è legittima”, scrive ancora l’Equipe che si chiede anche se Domenech sia davvero l’uomo della situazione.
- L'assist di Henry per Gallas. Ap
MIRACOLO — Gli fa eco l’altro quotidiano calcistico Foot che ignora il risultato di ieri e pone l’interrogativo: “Bisogna tenerlo”. Lui è Domenech. Le Parisien parla di qualificazione “miracolosa” facendo da sponda alla “Mano di Dio” dell’Equipe, e poi spiega che gli “irlandesi meritavano la qualificazione”. Le Figaro scrive invece di “macchia” sul gol della discordia. Solo Libé relativizza nell’edizione redatta interamente da filosofi. Così Robert Maggiori spiega che in fondo quando la posta in gioco è così alta, tutto diventa arte, “un assist per Keane, una parata in extremis di Lloris, una mano di Henry”.
errori — Sarà. Il diretto interessato, che sarà anche il primo Bleus a disputare quattro Mondiali di fila, ieri a fine partita ha ammesso il fallo ricostruendo così l’azione: “Ero dietro due irlandesi, la palla mi finisce sulla mano, continuo a giocare, l’arbitro non fischia. Non sono io l'arbitro”. E qui sta il nocciolo della questione, come ha spiegato il Trap: “Sono sicuro che se l’arbitro glielo avesse chiesto, Henry avrebbe ammesso di aver toccato il pallone con la mano. Tutti possono commettere gravi errori”. In fondo, anche l'Irlanda ha gettato al vento almeno quattro occasioni incredibili per raddoppiare e chiudere definitivamente i conti.
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