Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

domenica 1 novembre 2009

www.Napoli.com
Calcio
Vent'anni dopo come i tre moschettieri. Anzi ventuno, e i quattordici moschettieri del Napoli violano il campo della Juventus (3-2) dopo l'ultima vittoria con Maradona nel 1988. Impresa strepitosa in rimonta, una specialità della ditta azzurra. Più che col Milan, meglio che col Milan. Perché stavolta ai due gol "regalati" alla Juventus, come due ne aveva "regalati" al Milan, il Napoli dei nuovi leoni ne oppone tre in venti minuti di fuoco del secondo tempo in cui gli azzurri, con contropiedi micidiali, tengono sotto scacco la squadra bianconera al massimo della confusione tanto da schierare, nel finale, Chiellini in attacco con Trezeguet ed Amauri. Ma che cosa gli avrà fatto Mazzarri a questa squadra che sembrava molle, inerte, morta? E' un mago Mazzarri? E' un mago. Perché (udite! udite!) a Torino il protagonista incisivo del match è Jesus Datolo, l'oggetto misterioso, il giocatore né carne, né pesce, esterno no, non difende, mezz'ala forse, chissà. Una rivincita di Piepaolo Marino, flagellato per l'acquisto del venticinquenne argentino. Lo resuscita Mazzarri nell'indimenticabile pomeriggio torinese, un'altra mozza azzeccata, e a sorpresa, com'era successo con l'inserimento di Denis contro il Milan. Il Napoli è sotto di due gol. Datolo entra al 58' al posto di Campagnaro (stupore generale). Un minuto dopo vola sulla sinistra. Cross basso sul quale un mucchio di giocatori scivola e non prende palla davanti a Buffon. Il principe Hamsik, l'altro eroe della partita, infila di piatto sfuggendo alla guardia di Chiellini. Jesus dei miracoli. Perché è sempre lui che sull'angolo di Hamsik risolve la mischia sotto la porta juventina e spinge in rete il pallone del due a due (65'). E perché è ancora Datolo che dilaga a sinistra. Sul suo cross la difesa bianconera rinvia e Hamsik, il principe della notte torinese, infila di esterno sinistro con una "botta" irrimediabile (82'). Tre a due. Datolo e Hamsik. Ma sarebbe ingiusto non mettere sullo stesso piano tutti i quattordici azzurri che si sono battuti a Torino, anche i protagonisti degli errori che hanno favorito il doppio vantaggio della Juve. Fratelli Cannavaro contro: Paolo se la cava davanti a Fabio. Squadra di leoni, insomma, contro l'avversario più duro e irriducibile del campionato. Mazzarri parte con un 4-3-2-1. Occorre coprire le fasce dove la Juve suole dilagare, perciò difesa a quattro. Le novità sono due rispetto a mercoledì. Cigarini a centrocampo (Mazzarri vuole che la squadra costruisca gioco) e Denis all'attacco (Quagliarella è affaticato, ma sarà protagonista del finale). Sono i due giocatori che hanno preso il Diavolo per le corna. Ma non è un premio che Mazzarri concede. Ha studiato bene la partita e li ha impiegati con giudizio. I due rispondono all'attesa. La Juventus si avventa subito. Sulle corsie martella il Napoli: Camoranesi e Grygera a destra, Giovinco e Grosso a sinistra dove Maggio è costretto a ripiegare per dare man forte su Giovinco. La Juve insiste a destra dove Grygera ha libertà assoluta di scendere e crossare. Il Napoli è un po' in affanno. Arretra e non riesce a ripartire. La sofferenza dura meno di venti minuti. Perché, quando la squadra azzurra si risveglia, la Juve si accorge che non passeggerà come contro la Sampdoria. Le mancano Iaquinta, Sissoko e Del Piero, infortunati, ma è sempre la Juve. Dopo venti minuti il Napoli si affaccia pericolosamente nell'area bianconera. Se Giovinco dopo soli 29 secondi s'era mangiato un gol già fatto concludendo fuori davanti a De Sanctis (bravo però a chiudergli lo specchio della porta), il Napoli fa tremare la Juve quattro volte. Sul cross di Lavezzi, occasionissima per Denis che scivola mancando la girata a rete (18'). Aronica da fuori esalta Buffon nella deviazione in angolo dopo una martellante azione azzurra (20'). Due volte Denis, sui corner di Hamsik, sfiora il bersaglio di testa (21' e 23'). Dovrebbe segnare il Napoli e, invece, passa la Juve. Esce Camoranesi (31' Tiago) per un taglio alla tempia sinistra (fallo di Contini) e gli azzurri si tolgono una grossa preoccupazione. La Juve rimane col 4-2-3-1. Melo e Poulsen davanti alla difesa. Tridente di mezze punte con Camoranesi prima e Tiago dopo larghi a destra, Giovinco largo a sinistra, Diego (non proprio irresistibile) al centro, spesso lontano dall'area azzurra per cucire il gioco. Trezeguet, punta in agguato. Sull'ennesimo cross di Grygera, che nessuno pressa, proprio il francese infila di testa (35'). Campagnaro è dietro di lui e De Sanctis potrebbe fare più del volo inutile che fa. Un mezzo regalo, insomma. E, intanto, Hamsik non è ancora entrato in partita. I difensori reggono con qualche difficoltà. Gargano bracca Diego e tutti i portatori di palla bianconeri tentando anche il tiro (41' su punizione sventata da Buffon). Si smarrisce il Napoli a inizio di ripresa quando su un cross di Trezeguet, Contini in area schiaccia la palla proprio sui piedi di Giovinco davanti alla rete napoletana. Il nano ringrazia e segna (54'). Chi considera troppo la Juve e poco il Napoli considera anche finita la partita sul 2-0. C'è ancora mezz'ora da giocare. E qui scatta la "trovata" di impiegare Datolo per un difensore. Olè. Il Napoli dei sette spiriti si lancia alla rimonta. La Juve mostra la corda illudendosi di avere già vinto. Succede quello che abbiamo già raccontato. La rimonta è strepitosa. Man mano scompaiono di scena i protagonisti bianconeri. Trezeguet, avvoltoio nella sola azione del gol, è bloccato. Diego deve arretrare per avere libertà e Gargano gli soffia sempre sul collo. Cigarini copre con ordine su Poulsen. Dopo l'uscita di Campagnaro, Aronica si sposta a destra e stoppa Giovinco. La Juve vola meno sugli esterni. Il Napoli ribatte ogni assalto e Hamsik sale in cattedra mentre Lavezzi, bersagliato di falli e falletti, continua ad allarmare la difesa torinese rientrando profondo e partendo a razzo. Maggio viene più avanti. Denis fa un ottimo lavoro e avrebbe meritato il gol nelle due occasioni di testa. Tutta la squadra è compatta e ardente, mentre la Juve si squaglia. La ditta Datolo-Hamsik firma l'incredibile sorpasso. Due assist di Datolo per i gol dello slovacco, un assist di Hamsik per il gol dell'argentino. La Juve tenta carte disperate negli ultimi dieci minuti. Toglie Poulsen per Amauri, poi Giovinco per De Ceglie e lascia Chiellini avanti a fare il terzo attaccante. Quagliarella, entrato per Denis (68'), fa un gran lavoro tenendo impegnata la difesa juventina e congelando la palla nel finale. Pazienza entra per Lavezzi (86'). Nei minuti di recupero, che diventano sei, Amauri scalcia De Sanctis in mischia e viene espulso (93'). La Juve rientra a capo chino. Aveva il campo imbattuto. Per Mazzarri, quattro partite dieci punti, due vittorie in trasferta, l'antico tabù sbriciolato. Hamsik, sette gol, supercannoniere. Che volete più dalla vita! NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro (58' Datolo), Cannavaro, Contini, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano; Hamsik, Lavezzi (86' Pazienza); Denis (68' Quagliarella). JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Melo, Poulsen (76' Amauri); Camoranesi (31' Tiago), Diego, Giovinco (84' De Ceglie); Trezeguet. ARBITRO: Damato (Barletta). RETI: 35' Trezeguet, 54' Giovinco, 59' Hamsik, 65' Datolo, 82' Hamsik. SERIE A - 11^ GIORNATA. Juventus-Napoli 2-3, Milan-Parma (20,45). Domenica 1 novembre: Cagliari-Atalanta, Chievo-Udinese, Fiorentina-Catania, Livorno-Inter, Roma-Bologna, Sampdoria-Bari, Siena-Lazio, Palermo-Genoa (20,45). CLASSIFICA: Inter 25; Juventus 21; Sampdoria 20; Parma e Napoli 17; Milan e Genoa 16; Palermo e Fiorentina 15; Bari, Chievo, Udinese 14; Cagliari 13; Roma 11; Lazio 10; Atalanta, Bologna, Livorno 9; Catania 7; Siena 5. Juventus e Napoli, una partita in più. PROSSIMO TURNO. Sabato 7: Catania-Napoli, Atalanta-Juventus. Domenica 8: Bari-Livorno, Bologna-Palermo, Cagliari-Sampdoria, Genoa-Siena, Lazio-Milan, Parma-Chievo, Udinese-Fiorentina, Inter-Roma (20,45). CHAMPIONS LEAGUE. Martedì 3: Maccabi Haifa-Juventus (Bordeaux punti 7, Juventus 5, Bayern 4, Mccabi 0). Martedì 3: Milan-Real Madrid (Milan e Real Madrid punti 6, Marsiglia e Zurigo 3). Mercoledì 4: Fiorentina-Debrecen (Lione punti 9, Fiorentina 6, Liverpool 3, Debrecen 0). Mercoledì 4: Dinamo Kiev-Inter (Barcellona, Dinamo Kiev, Rubin Kazan punti 4, Inter 3).

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