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domenica 8 novembre 2009

Studiate roba importante no cretinate ahahhaahhaha

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La sessualità
del Tantra

La parola Tantra in India può assumere un vasto spettro di significati: indica la trama di un tessuto, la spola, una dottrina mistica o magica, un'opera scientifica ma anche lo svolgimento di una cerimonia, la continuità, la successione e la discendenza.
Tentare di definire il termine Tantra è tanto arduo quanto necessario al fine di evitare fraintendimenti; esso deriva dalla radice tan - «espansione» - e tra - «liberazione»: con la parola Tantra si indica dunque un insieme di dottrine e di pratiche millenarie volte all'espansione dell'ordinario stato di coscienza.
Questo ampliamento della consapevolezza include tutti gli aspetti della vita ed il Tantra è l'unica disciplina in cui viene compiuta la difficile sintesi tra gioiosa accettazione e liberazione.
In tempi recenti il Tantra ha conosciuto una grande notorietà in occidente, principalmente a causa dell'enfasi posta sull'utilizzo di alcune pratiche sessuali. Queste pratiche in realtà costituiscono solo una parte della dottrina tantrica, che combina corpo e mente, la purificazione del corpo e dei canali energetici, esercizi di concentrazione e meditazione.
Le pratiche sessuali Tantra Quando l’individuo perviene ad un più elevato stadio di consapevolezza, tramite il controllo dell'energia vitale diviene possibile utilizzare anche il sesso per favorire la crescita spirituale. Normalmente l'atto sessuale è un'esperienza limitata: nello spazio (in quanto incentrata sugli organi sessuali) e nel tempo (di breve durata, limitata ad un effimero istante di piacere fisico). Grazie al Tantra si riesce ad espandere la propria percezione della sessualità, trasformandola in un'esperienza a cui partecipa ogni cellula del suo corpo, ogni fibra dell'essere, e in cui il tempo nella sua accezione comune cessa di esistere. Chi adotta questo atteggiamento sessuale giunge a un simile risultato incanalando l'energia risvegliata dalle pratiche - kundalinî - attraverso le nâdî, ovvero canali energetici del corpo, portando l'energia stessa dal mûlâdhâra chakra, dove normalmente risiede, fino a sahasrara chakra, toccando durante l'ascesa tutti i centri energetici principali del corpo. Mûlâdhâra è il primo chakra nel corpo umano ed è situato nella regione del perineo, tra l'ano e l'organo genitale. Con Mûlâdhâra, secondo il Tantra, nasce la coscienza propriamente umana, anche se è qui del tutto passiva ed appare al suo grado meno elevato. Questo "centro energetico" regola i meccanismi istintivi della sopravvivenza e dell'autodifesa, oltre a quelli della nutrizione, responsabili del mantenimento della vita. Il nome deriva etimologicamente da mula, cioè «radice» e adhara, cioè «supporto, fondamento, base». In Mûlâdhâra, giace addormentata quella che gli scritti tantrici definiscono come energia primordiale, cioè il potenziale che ci permette di compiere il viaggio alla riconquista dell'unità. Questo potenziale è conosciuto con il nome kundalinî o Kundalinî-Shakti. Kundal significa «spirale», kunda indica un luogo molto profondo, o una cavità: questo potere primordiale è infatti rappresentato come un serpente che dorme, arrotolato nelle sue spire, ostruendo con la sua testa l'accesso a Sushumnâ nâdî, ovvero il canale energetico principale. Ogni chakra presiede ad un organo di senso e ad uno di azione. L'organo di senso relativo a mûlâdhâra è il naso e il senso associato è l'olfatto. Gli organi d'azione sono l'ano e le gambe.
I testi del Tantra
Il "Tantraloka" – Luce dei Tantra - è opera di Abhinavagupta, grande sistematore del pensiero tantrico sivaita del Kashmir. Vengono trattati temi quali l'iniziazione, la gestualità, il rito e il suo svolgimento, la recitazione dei mantra adeguati e l’utilizzo del mandala come centro del rito stesso; l’utilizzo del simbolo sacro del dio, cioè il lingam, e la sua associazione e unione con la yoni, simbolo del principio vitale femminile, la Shakti. Attraverso vari livelli di iniziazione, si comprende di vivere in una realtà più complessa di quanto si credesse. Ogni aspetto di questa realtà, dal più umile al più sgradevole, attraverso ogni forma di bene e male, si dimostra come un volto della divinità, la cui unicità viene riassunta nell’unione assoluta rappresentata attraverso l'unione sessuale fra il dio (Siva) e la dea (Shakti).Ed è anche attraverso la sperimentazione di pratiche sessuali che si prende coscienza dei due poli vitali, maschile e femminile.
I preliminari e le posizioni del Tantra
Nella preparazione al culmine del piacere ottenuto attraverso pratiche Tantra ha un ruolo predominante il massaggio. Esso deve scorrere dalla parte interna del corpo (l'interno delle gambe, delle braccia, il busto, il viso), quindi salire e poi ridiscendere sulle parti esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l'esterno delle gambe e delle braccia). Un massaggio che segue questo percorso (partendo dai piedi per risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere) elimina ogni tensione. Nel senso inverso, partendo dalla nuca, scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, si aiuta invece a raccogliere e a concentrare l'energia. Il massaggio può essere costituito anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio. Alla manipolazione muscolare non deve per forza seguire l'atto sessuale: è semplicemente un momento in cui ci si dona piacere. Chi pratica il massaggio muove le mani in senso orario, come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si allenta l'intreccio di una corda. Chi riceve il massaggio può percepire i propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato. Anche in questo esercizio comunque non c'è nessun risultato da ottenere, ma solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio.
La scoperta del piacere nel Tantra passa anche attraverso le posizioni da tenere durante l'esperienza sessuale. La più praticata è quella che vede i due partner seduti uno di fronte all'altro; l'uomo nella posizione del loto (Padmasana), la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il bacino dell'amato e le braccia intorno al collo in uno stato di abbandono estatico (il nome tibetano di questa posizione è Yab-Yum, che significa "madre-padre"). La coppia rimane immobile e prolunga l'abbraccio così che lo scambio di energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e di attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l'energia sessuale: si deve seguire solo il suo flusso naturale, senza forzature. La sensazione che si ha di solito è quella di una completa fusione di corpi, come se i due partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per raggiungere una felicità senza confini.
La donna secondo il Tantra
Nel libro “Tantra. La via dell’estasi sessuale” (Oscar Mondadori), gli esperti di tantrismo Elmar e Michaela Zadra descrivono la classificazione delle tipologie femminili e delle loro caratteristiche secondo il Tantra:
Donna danzante. Al centro. Il 50/60% delle donne appartiene a questo tipo
  • distanza del clitoride dall’apertura vaginale: 3/4 dita, quindi molto distante;
  • cappuccio del clitoride: copre sopra un clitoride piccolo che esce molto velocemente;
  • forma della vulva: le piccole labbra sono strette;
  • dimensione della vagina:la profondità è media, l’apertura è due centimetri e mezzo;
  • posizione del punto G: è molto profondo nella cavità dietro l’osso pubico;
  • umidità della vagina: varia molto con il ciclo e lo stato sentimentale; generalmente abbastanza umida;
  • temperatura della vagina: calda, ma molto variabile a seconda del ciclo mestruale e dei sentimenti;
  • sapore: neutro;
  • tempo per arrivare all’orgasmo: mediamente da venti a quaranta minuti;
  • modalità di eccitazione preferite: è importante stimolare il clitoride, molto distante dalla vagina, con una pressione leggera, il sesso orale risulta molto piacevole con succhiate, movimenti laterali e piccoli schiocchi. Questo tipo di donna ama che il clitoride sia preso sotto il cappuccio e stimolato direttamente, ama muoversi quando fa l’amore, ama la frizione, considera piacevole il vibratore;
  • posizioni nel coito preferite: quelle in cui l’uomo può penetrare molto profondamente (come le posizioni degli animali, perché il punto G è molto indietro) con simultanea stimolazione del clitoride da parte della donna, oppure posizionando un cuscino sotto l’osso sacro per modificare l’angolo in modo che l’uomo possa penetrare più in profondità;
  • tipo di orgasmo: combinato, tutti i modi sono possibili;
  • tipi anatomici maschili preferiti: il coyote perché fa dei movimenti rotondi e macinati, ma va bene anche l’uomo danzante, gli altri tipi sono accettabili. La difficoltà della donna danzante è che il clitoride è molto lontano dall’ingresso vaginale e il punto G è molto indietro: ciò può portare frustrazioni, perché spesso le donne danzanti non ricevono la stimolazione di cui hanno bisogno.
Donna cerva. Il 5/6% delle donne appartiene a questo tipo
  • distanza del clitoride dall’apertura vaginale: il clitoride è piccolo e direttamente sopra l’ingresso vaginale, fa quasi parte della vagina;
  • cappuccio del clitoride: normalmente il clitoride non è coperto ma libero e se è coperto guarda in avanti;
  • forma della vulva: le labbra sono molto piccole e sottili;
  • dimensione della vagina: è molto profonda 17/20 cm, l’ingresso è stretto da 2 a 2,5 cm;
  • posizione del punto G: vicino all’ingresso a 2 dita di profondità, è raggiungibile facilmente;
  • umidità della vagina: asciutta;
  • temperatura della vagina: calda;
  • sapore: dal dolce all’acerbo acido;
  • tempo per arrivare all’orgasmo: mediamente da due a cinque minuti dopo i preliminari;
  • modalità di eccitazione preferite: non ama molto il preludio lungo né il sesso orale la stimolazione diretta del clitoride può risultare dolorosa perciò bisogna essere molto delicati. Il clitoride può essere stimolato in modo indiretto premendovi sopra le labbra, coprendolo; siccome il clitoride è molto vicino alla vagina, spesso basta la penetrazione a colpi duri e veloci;
  • posizioni nel coito preferite: tutte le posizioni, specialmente quelle con le gambe allargate in su e indietro;
  • tipo di orgasmo: esplosivo, più orgasmi, principalmente clitoridei;
  • tipi anatomici maschili preferiti: tutti specialmente cervo e cavallo; ha difficoltà col coyote perché piccolo.
Donna pecora. Il 15% delle donne appartiene a questo tipo
  • distanza del clitoride dall’apertura vaginale: 2/3 dita;
  • cappuccio del clitoride: lungo, grande, liscio a forma di tunnel, con il clitoride molto arretrato e nascosto;
  • forma della vulva: le piccole labbra sono di norma sottili, ma più forti e più grandi che nella donna cervo;
  • dimensione della vagina: è piuttosto profonda, da 12 a 17 cm, l’ingresso è grande con diametro 3/3,5 cm;
  • posizione del punto G: è abbastanza profondo;
  • umidità della vagina: molto umida;
  • temperatura della vagina: molto calda;
  • sapore: dolce;
  • tempo per arrivare all’orgasmo: mediamente da 15 a 30 minuti;
  • modalità di eccitazione preferite: ama i preludi e la stimolazione orale, il succhio energico e le pressioni laterali sul clitoride, muoversi avanti e indietro, le piace se gli ossi pubici si sfregano durante il rapporto;
  • posizioni nel coito preferite: quelle con la donna sopra, posizione degli animali col dorso curvato, con la schiena curva, donna su uomo in posizione rovesciata, posizione delle forbici;
  • tipo di orgasmo: molto emozionale, ha bisogno di un forte rapporto col cuore, di solito ha un intenso oragsmo che inizia dal punto G e va in ondate dall’interno all’esterno fino a eslpodere nel clitoride;
  • tipi anatomici maschili preferiti: ama il coyote per i suoi movimenti macinati, ma anche gli altri.
Donna bufala. Il 15% delle donne appartiene a questo tipo
  • distanza del clitoride dall’apertura vaginale: 2/3 dita;
  • cappuccio del clitoride: ha un cappuccio simile a una tenda con molte pieghe e rughe;
  • forma della vulva: le piccole labbra sono molto grosse, rugose e sporgenti;
  • dimensione della vagina: poco profonda 7,5 /10 cm, l’ingresso è molto grande diametro da 5 a 7 cm;
  • posizione del punto G: è nella parte media oppure verso l’interno;
  • umidità della vagina: molto umida;
  • temperatura della vagina: è piuttosto bassa, fresca;
  • sapore: salato;
  • tempo per arrivare all’orgasmo: mediamente da 15 a 20 minuti;
  • modalità di eccitazione preferite: un preludio lungo se il cappuccio del clitoride viene tirato indietro e si succhia direttamente il clitoride o il cappuccio, ama il sesso orale, durante la penetrazione ama un ritmo lento e continuo, una frizione degli ossi pubici, ama la stimolazione con le mani e stare a lungo a letto;
  • posizioni nel coito preferite: le posizioni dei cucchiai, delle forbici, degli animali, con le gambe strette insieme, non ama alzare le gambe, perché questo porterebbe a una penetrazione profonda e dolorosa per la vagina che è poco profonda;
  • tipo di orgasmo: soprattutto nel punto G, può arrivare a più orgasmi implosivi come terremoti;
  • tipi anatomici maschili preferiti: l’uomo orso che è abbastanza grosso, per avere sufficiente stimolo.
Donna lupa. Il 10% delle donne appartiene a questo tipo
  • distanza del clitoride dall’apertura vaginale: 1/2 dita;
  • cappuccio del clitoride: è leggermente coperto;
  • forma della vulva: le piccole labbra sono lughe, sottili e sporgenti come le ali di una farfalla;
  • dimensione della vagina: mediamente poco profonda, 10/12,5 cm e l’apertura va dai 2,8 ai 3,2 cm;
  • posizione del punto G: è in profondità e indietro con la stimolazione spesso si provoca la sensazione di pressione sulla vescica, spesso si riscontra un prolasso dell’utero;
  • umidità della vagina: umida;
  • temperatura della vagina: calda;
  • sapore: dolce;
  • tempo per arrivare all’orgasmo: mediamente da 20 a 30 minuti, ama fare versi e suoni;
  • modalità di eccitazione preferite: copula volentieri durante i cicli della luna (mestruazione), preferisce provare nuove cose, è molto attiva nella sfera sessuale e perciò frequenta spesso gruppi di Tantra, ama stimolazioni orali e clitoridee forti quando è eccitata. Durante il coito, preferisce dei movimenti macinati, lenti ma forti, un ritmo continuo con alcuni colpi forti e veloci durante l’orgasmo, usa molto la fantasia;
  • posizioni nel coito preferite: le ama tutte tranne quella con le gambe contro il petto perché la vagina non è molto profonda;
  • tipo di orgasmo: dall’esplosivo all’implosivo, inizia con uno o più piccoli orgasmi al clitoride e poi va verso il punto G;
  • tipi anatomici maschili preferiti: ama l’uomo danzante e l’uomo cervo, ha poblemi l’uomo cavallo che è dotato di un pene troppo grosso.

2 commenti:

Mrs krakpotowska ha detto...

GRAZIE ROSA ,
Un articolo MOLTO interessante !


Sei uno studente dei modi mistica del tantra?Tuo marito deve essere MOLTO CONTENTO di avere il suo orgasmo ritardato di 12 ore....

lisa ha detto...

hahahaah rosa articolo molto interessante , toglimi una curiosita' il tuo orgasmo com'e'? che posizione preferisci? la capra? la lupa? e poi non ho capito bene com'e' l'orgasmo ritardato? lol e quello intelligente? mua@@@ rosa buona domenica ( povero tuo marito ) lol

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