Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

venerdì 27 novembre 2009

Che cosa dicevano di noi in America ...

Prendiamo a caso qualche perla dai giornali americani. "Non c'è mai stata, da quando New York venne fondata, una classe così bassa e ignorante tra gli immigrati come gli italiani meridionali" (New York Times, 5 marzo 1882). "Questi spioni e vigliacchi siciliani, discendenti di banditi e assassini, che hanno portato in questo paese gli istituti dei fuorilegge, le pratiche degli sgozzatori, l'omertà delle società del loro paese, sono per noi un flagello senza remissione" (New York Times, 12 marzo 1891). "C'è una gran quantità di malattie organiche in Italia e molte deformazioni, molti zoppi e ciechi, molti con gli occhi malati. Questi, da bambini, vengono esibiti dai loro genitori o parenti per attirare la pietà e l'elemosina dei passanti". (Leslie's Illustrated, 23 marzo 1901). "Si suppone che l'italiano è un grande criminale. L'Italia è prima in Europa per i suoi crimini violenti" (New York Times, 14 maggio 1909). "Non abbiamo bisogno in questo paese dell'uomo con la zappa, sporco della terra che scava e guidato da una mente minimamente superiore a quella del bue, di cui è fratello" (North American Revue, maggio 1925). L'Italic Studies Institute di New York ha esaminato un paio di anni fa oltre mille pellicole girate a Hollywood dal 1928 in poi in cui ci sono personaggi o scene riguardanti gli italiani. Solo il 27 per cento dei film rimanda un'immagine positiva; per il restante 73 per cento gli italiani sono criminali, anzitutto, e poi rozzi, buffoni, stupidi e bigotti. Se oggi il New York Times non si sognerebbe di scrivere (si spera) quello che scriveva un secolo fa, nell'immaginario collettivo degli americani è rimasto a lungo lo stereotipo negativo dell'immigrato italiano. Lo dimostra il cinema, che è lo specchio più fedele dell'immaginario collettivo. Qualche esempio: in "Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?", film del 1972 ambientato a Ischia, ci sono un untuoso direttore d'albergo, un cameriere siciliano ricattatore, i contadini complici che fanno sparire i cadaveri e l'immancabile cameriera meridionale con i baffi. E in "Harlem Nights" (1989) il corrottissimo sergente della polizia si chiama Phil Cantone, che non è un cognome scandinavo.

5 commenti:

The Best ha detto...

E' terribile leggere la nascita dei pregiudizi sugli italiani negli Stati Uniti. Ma avendo visto cosa sono persone come NY Amico, Suprema Corte, Donna solitaria, si capisce benissimo come sono stati possibili giudizi cosi' negativi.Marutqui, condivide con loro la cultura del sopruso dell'illegalita' vigliacca legata alla convinzione della immunita' e petanto va classsificato come uno di loro: ignorante, mafioso

Anonimo ha detto...

purtroppo il 75% al chat sono tutti come loro

Contumelia ha detto...

E' davvero una vergogna che 4 pazzi debbano fare tanto danno

Anonimo ha detto...

E' terribile leggere la nascita dei pregiudizi sugli italiani negli Stati Uniti.

Best sono conforma con te per questa frase, in Europa l'Italiano viene apprezzato diverso

Contumelia ha detto...

Donna oggi non e' piu cosi pero' ci sono ancora molti che quando vedono italiani vedono delinquenza molti sono wasp, americani di origine anglo-sassone, ma anche gli italiani che hanno raggiunto un po di benessere sono razzisti, contro i negri e gli ebrei, una vergogna generale

Welcome to my page

Buongiorno Buonasera Buonanotte... ovunque vi troviate
se vuoi scrivere su questo blog devi sottoporre la tua candidatura scrivendo a questo indirizzo


notanothertrueman@controinfo.com

e se accettata verrai invitata a iscriverti. L'invito verra' mandato all'indirizzo specificato = if you want to write on this blog send your email address to

notanothertrueman@controinfo.com

if accepted an invite will be sent to the specified email

Archivio blog

Lettori fissi