
Misano, Rossi mostruosoLorenzo deve accontentarsi
Valentino domina il GP di San Marino tenendo sempre a distanza di sicurezza il compagno-rivale. Terzo Pedrosa, quarto Dovizioso che precede sul filo Capirossi. Ora il Dottore ha 30 punti di margine su Jorge a quattro gare dalla fine
MISANO ADRIATICO (Rimini), 6 settembre 2009 - Raccontare le gesta di Valentino Rossi è bello e difficile. Bello perchè parliamo di un numero uno assoluto. Dentro e fuori dalle piste..Difficile perchjè si rischia di finire gli aggettivi per esaltarlo molto presto. Il modo in cui il dottore ha vinto il GP di San Marino a Misano dopo la caduta da asino di Indianapolis dice molto di lui. Lorenzo si riporta a -25 da lui nella classifica Mondiale? Bisogna dargli una ridimensionata. Così stavolta non c'è stato nessun duello, nessuna staccata da brivido tra i due padroni della MotoGP. L'impressione di ieri, quando Valentino sembrava averne di più è stata confermata anche in gara. Lorenzo aveva qualche decimo in meno sul passo di gara. Si è visto fin da quando ha faticato più del dovuto per liberarsi di Pedrosa, uno che raramente arriva davanti alle due Yamaha.
Jorge Lorenzo ha chiuso 2° a Misano. Ansa
CHE BRIVIDO JORGE — Al via grande scatto di Dani Pedrosa, che gira davanti a tutti alla prima curva, e Toni Elias. Subito fuori gara tre sicuri protagonisti. Magari non da vittoria, ma podio sì. Finisce giù Alex De Angelis, che tira giù anche gli incolpevoli Colin Edwards e Nicky Hayden. Da apprezzare la signorilità di Alex, che si è subito acusato dell'incidente. Nella carambola rischia tantissimo anche Jorge Lorenzo: la moto di Edwards gli arriva davvero vicino. Pericolo scampato.
PROGRESSIONE VALE — Nei primi giri Elias fa da tappo. Rossi e poi Lorenzo se ne liberano dopo 3 giri e si portano alel spalle di Pedrosa. Poi valentino perfeziona la sua mini-rimonta dopo 8 giri, liberandosi di un Pedrosa sempre troppo remissivo nel corpo a corpo. Maggiori le difficoltà di Lorenzo nel liberarsi di una Honda Hrc comunque competitiva, specie sul dritto. Ditero le posizioni si stabilizzano, con Dovizioso che tiene dietro Elias, Capirossi e Kallio.
CIAO DANI — A metà gara la Honda di Pedrosa finisce lunga in staccata: per Lorenzo è un gioco da ragazzi superarlo. Dani ci mette un giro a sparire dagli specchietti di Lorenzo. Sembra tutto pronto per il duello, anche se Jorge ha un secondo e mezzo di ritardo da Valentino.
MA QUALE DUELLO? — Sembra. Perchè il suddetto secondo e mezzo non si riduce, anzi si dilata con il passare dei giri. Rossi aggredisce ogni staccata e mostra di non aver mentito quando ieri sosteneva che la sua M1 era già a posto per la gara. Lorenzo non sprofonda, ma perde qualcosa ad ogni giro. Così quella di Valentino diventa una cavalcata solitaria. Nel finale il duello più interessante è quello tra due generazioni di piloti italiani, che oppone la Suzuki di Capirossi all'Hrc di Dovizioso. Prevale il Dovi, con Loris che comunque conquista un gran quarto posto.
SCENARI — Ora i punti di vantaggio di Valentino su Lorenzo sono 30 a quattro gare dalla fine. Mondiale chiuso? Forse chiuso no, ma l'impressione è che solo un'altra "asinata" tipo Indy possa rimettere in corsa lo spagnolo. Gran rivale, gran pilota. Ma ancora un gradino sotto al Dottore.
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