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Recensioni
I misteri di Piedigrotta
Alla scoperta dei culti segreti e delle radici della festa
di Angelo Forgione
Piedigrotta, la festa più antica al mondo e, una volta, anche la più celebre. Un prestigio perso con l’avanzare dei secoli ma un fascino sempre intatto. Nata in età precristiana, trasformata e stravolta nelle varie epoche, “cavalcata” e “dominata” da sovrani e monarchie, esaltata e denigrata, soppressa e recuperata più volte. Piedigrotta è Napoli!
La Piedigrotta di oggi è associata alla canzone napoletana e ai fuochi pirotecnici, a quella veste di fine ottocento cucita addosso ad una festa strumentalizzata dalla nascente industria discografica, a riprova di come sia è mutata con i vari contesti sociali e culturali, perdendo completamente il suo carattere primitivo.
Dei suoi misteri, delle sue autentiche radici e della sua identità storico-culturale se ne è occupato attentamente Maurizio Ponticello, già autore de “Napoli, la città velata”, riscoprendo ne “I Misteri di Piedigrotta”, edito da Controcorrente, il contesto autentico nel quale si è originata una festa che affonda le sue radici in una città culla della scienza iniziatica del Mediterraneo.
Ponticello si avvale del “metodo tradizionale” per giungere a colte interpretazioni mai banali basate su simbolismo, antropologia, storia delle religioni comparate, mitologia, alchimia ed esoterismo. L’autore conduce il lettore in un viaggio nell’anima autentica di un rito, che è pure un percorso introspettivo. Al centro, la “Crypta Neapolitana”: una tenebrosa caverna scavata nella montagna di Posillipo trafitta da un raggio di sole due volte all’anno. Un luogo legato mitologicamente al magico Virgilio, secondo patrono di Napoli dopo la sirena Parthenope e prima di San Gennaro. Un antro tetro al quale vengono erroneamente associati riti orgiastici in onore a Priapo che rappresentano lo strumento di vilipendio della “Piedigrotta” da parte di uomini di chiesa e istituzioni.
Il viaggio prosegue sull’analisi dell’origine medioevale del culto della Madonna miracolosa apparsa in tre punti diversi della città e venerata dai pescatori, e culmina proprio nel ventre della grotta, al centro, laddove è svelata l’origine autentica del rito legato a culti solari, e al quale si intreccia il mito stessa della città.
Il tutto si completa con un’analisi della collocazione settembrina della festa e del ruolo e della posizione del Santuario di Mergellina, posto proprio di fronte alla Crypta e il cui asse cardinale è rivolto oggi in posizione diametralmente opposta rispetto al passato.
Scritto con mano capace da un napoletano fiero, “I Misteri di Piedigrotta” è proprio ciò che mancava sull’argomento: uno strumento che riempie lacune e omissioni, che ripristina la verità contrapponendosi alle falsità, che rimette ordine in più di duemila anni di manipolazioni.
Ottimo spunto di riflessione sulla Piedigrotta dei giorni nostri, recuperata come operazione di marketing e sbandierata quale apertura di Napoli al mondo, cosa peraltro non perniciosa se non fosse che non sembra esservi alcuna cognizione di ciò di cui si parla da parte di chi l’ha voluta recuperare, e non vi è alcun accenno di recupero delle radici della festa, esercizio invece fondamentale per una città che deve riappropriarsi di una dignità perduta.
Titolo: I misteri di piedigrotta
Autore: Maurizio Ponticello
Edizioni: Controcorrente, 2009
Pagine: 472
Prezzo: € 20,00
1 commento:
questo libro voglio averlo come posso fare?
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