Lettera Aperta a Paolo Maldini

Caro Paolo, seguo il calcio da quando avevo sei anni, alla radio quello professionistico ...e sul campo Denza a Posillipo quello praticato e guardato da vicino... Ho amato il calcio ma meno i calciatori e meno ancora il mondo che gira intorno a loro: un mondo spesso corrotto, ispirato ai principi della mafia e della camorra. Io giocavo in squadre dove mi sentivo un privilegiato. Non dovevo fare gol per mangiare la domenica come molti miei compagni di squadra e non dovevo fare straordinari per comprarmi un paio di scarpe, giocavo per passione ... Sono stato in mezzo a litigi spaventosi, i tifosi spesso si lanciavano alla caccia di giocatori e arbitri con un giravite o un coltello in mano, terribili ricordi. Voi come noi ma piu' fortunati non avete dovuto vivere in ambienti come quello...ma una versione dorata della stessa natura... Non sono mai stato tenero con i calciatori professionisti come te, guadagnate tanto e parlate a vanvera spesso Io ero tifoso di tuo padre, da giovane un anno a Milano tifavo Milan, quello di Rivera e Cesare tuo padre, stigmatizzato per le sue famose giocate stravaganti, dette le maldinate. Tu dopo 20 anni di carriera, hai messo da parte un gran bel gruzzolo ma hai anche nobilitato questo sport con un comportamento esaemplare su tutti i campi del mondo. Quella contestazione nel tuo giorno d'addio e' stata una vergogna! E la societa' avrebbe dovuto dire una parola.... niente...Saro' troppo vecchio per vedere tuo figlio giocare al Milan ma ce ne uno che sta provando a giocare? Tanti auguri Paolo!!!! Auguri Paolo