Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

venerdì 8 maggio 2009

I Cattolici ? Sono fondamentalisti come gli arabi terroristi

LA CROCIATA DEL VATICANO ALLA CONFERENZA DEL CAIRO Caroline Fourest Da quando gode di un seggio alle Nazioni Unite, il Vaticano si è battuto con accanimento contro le politiche di pianificazione familiare sostenute dalla organizzazione. La legalizzazione dell'aborto e le politiche a favore dei diritti degli omosessuali vengono presentate nella propaganda "per la vita" come il risultato di una politica malthusiana promossa dall'ONU. "IL DOPPIO STATUTO DEL VATICANO ALL'ONU" Oltre a godere di una forte rappresentanza nel settore delle ONG, il Vaticano partecipa anche come Stato alle varie conferenze internazionali, e ha dunque una doppia possibilità di far avanzare le proprie idee. Già nel 1957 il Vaticano ottiene dalle Nazioni Unite l'impegno a riferire le proprie decisioni alla Santa Sede. Nel 1964, in assenza di qualsiasi decisione formale, decreto o legge in merito, Paolo VI invia il primo rappresentante della Santa Sede all'ONU. Pur non essendo uno stato membro, il Vaticano si converte dunque in osservatore permanente alle Nazioni Unite. Questo statuto transitorio ed eccezionale gli permette di partecipare a tutti i dibattiti dell'Organizzazione senza d'altra parte doversi conformare ai programmi dell'ONU, come quelli sull'alfabetizzazione e il controllo delle nascite, contro i quali conduce una strenua battaglia. E, ancor peggio, questo osservatore permanente non-membro e non soggetto ai doveri e agli impegni imposti agli stati membri gode tuttavia del diritto di voto. Alla vigilia dell'apertura della Conferenza del Cairo sulla Popolazione e lo Sviluppo del settembre 1994, due approcci sono a confronto. Il primo si basa sugli studi dei demografi che prevedono che nel 1998 la popolazione mondiale raggiungerà i 6 miliardi, e lancia l'allarme della "bomba demografica". Il Vaticano difende invece una politica natalista , accusa i paesi occidentali di mentire sulle cifre per meglio pianificare la limitazione delle nascite, e definisce la conferenza "Conferenza di Satana". Non è la prima volta che la Santa Sede tenta di pesare sul dibattito in una direzione natalista. Nel corso della prima conferenza, tenutasi a Bucarest nel 1974, era già riuscito a mobilitare i paesi del terzo mondo contro quello che definisce "l'imperialismo contraccettivo dei paesi ricchi". Lo stesso argomento viene sviluppato dal santo Padre in una lettera inviata in occasione della Conferenza del Cairo ai dirigenti di tutti i paesi. L'argomento convince; poco importa se alcuni gruppi cattolici "pro-vita" americani, come Hunan Life International portano avanti proposte razziste che a malapena mascherano la volontà di combattere l'aborto delle donne bianche cattoliche per far fronte al pericolo musulmano. Per assicurarsi il consenso dei paesi musulmani Giovanni Paolo II invia emissari a Theran e a Tripoli. L'iniziativa papale viene accolta con entusiasmo. Qualche giorno prima della apertura della Conferenza l'editorialista del giornale egiziano El Chaab si lancia in una arringa violenta: "O dottori dell'Islam, meditate: la vostra nazione è minacciata di sterminio e di sterilità!". Gli integralisti egiziani approfittano della occasione per farsi un po' di pubblicità: un certo numero di personalità islamiste depositano un ricorso al Tribunale Amministrativo del Cairo per chiedere l'annullamento della Conferenza, con il pretesto che essa imporrebbe decisioni "contrarie alla Charia". Il ricorso viene rigettato, naturalmente. Ma la Jamaa Islamya lancia un comunicato ancora più estremo, e avverte che "tutti gli stranieri che partecipano alla conferenza del libertinaggio mettono a repentaglio la loro vita". Successivamente, Arabia Saudita, Sudan, Bangladesh chiamano al boicottaggio della conferenza. Anche alcuni paesi dell'America Latina si uniscono alle posizioni del Vaticano, su pressione del presidente argentino Carlos Menem. La Cina e l'Algeria, in nome del Gruppo dei 77, rifiutano a loro volta di accettare che gli aiuti per lo sviluppo accordati dalle Nazioni Unite siano vincolati all'accettazione delle condizioni in materia di pianificazione delle nascite. Il Vaticano è dunque in una posizione di forza per esigere delle concessioni. E infatti, al capitolo II della Risoluzione Finale viene aggiunto un emendamento che precisa che le raccomandazione elaborate dalla Conferenza del Cairo saranno applicate nel rispetto non solo della sovranità di ogni paese, ma anche dei differenti "valori religiosi ed etici" dei popoli. Human Life International Scheda informativa Creata nel 1981 dal Padre Paul Marx, è sicuramente una delle più importanti associazioni cattoliche "pro-vita" negli USA, e gode dell'appoggio di padrini importanti all'interno della gerarchia cattolica, come il Cardinale Lopez Trujillo, presidente del Consiglio Pontificio della Famiglia , e lo stesso Papa. La forza di Human Life International risiede nella sua capacità di diffusione. L'organizzazione ha infatti basi in 25 stati degli USA e in numerosi stati latino-americani ed europei, tra cui l'Italia. Queste filiali si occupano della diffusione dei molti materiali informativi prodotti dalla organizzazione (riviste, libri, pubblicazioni, video) e della raccolta dei fondi. Come la maggior parte delle organizzazioni "pro-vita" , Human Life International è contro l'aborto, la contraccezione, l'eutanasia e l'omosessualità. Il fondatore Paul Marx è inoltre noto per le sue innumerevoli digressioni anti-semite e anti-musulmane. Nel suo libro The prolife missionary non esita a qualificare come "furiose obiezioni di pochi ebrei" le proteste scatenate dal ricevimento di Kurt Waldheim, antico cancelliere dell'Austria filonazzista, da parte del Papa. Nello stesso libro, in un capitolo intitolato "Gli ebrei abortisti e il nuovo olocausto", figura una lista nera di ebrei favorevoli all'aborto. Marx ha anche diffuso il libro di William Brennan The abortion Holocaust, Today final solution, la bibbia degli anti-abortisti relativisti in cui l'aborto viene comparato all'Olocausto e gli Ebrei a dei nazisti. Da: Caroline Fourest L'ONU, le Vatican et les pro-life in ProChoix n.14, maggio-giugno 2000. Traduzione di Elena Laurenzi

1 commento:

Controinfo ha detto...

se ti legge oscuredbywind si innammora di te

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