Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

domenica 17 maggio 2009

ecco cosa bisogna sapere se siete daccordo o no

Filosofia della differenza Con la locuzione filosofia della differenza, o più specificamente Filosofia della differenza sessuale si usa definire una corrente filosofica del XX secolo, che, sulla scorta di una più ampia riflessione decostruttiva dei concetti di identità e differenza nella storia della metafisica, avviata da Nietzsche, Heidegger, Derrida e altri, individua punti di contatto fondamentali fra questi percorsi speculativi e gli orientamenti culturali del movimento femminista. Si è diffusa principalmente in Europa e negli Stati Uniti a partire soprattutto dalle elaborazioni critiche della psicoanalista, poi fuoriuscita dalla scuola psicoanalitica lacaniana, Luce Irigaray.A partire dalla fine degli anni sessanta essa inizia a condurre una analisi critica della concezione della sessualità elaborate fino ad allora in ambito psicoanalitico a partire da Freud stesso.In particolare, centrale nella riflessione della Irigaray è il concetto di fallogocentrismo, che essa avvia in "Speculum" proprio a partire dall'ambivalenza del titolo del libro, che contemporaneamente designa lo specchio come strumento di costruzione dell'identità, così come descritto da Lacan, e lo speculum come oggetto di uso ginecologico, atto a permettere al medico la visione della cavità vaginale del corpo femminile; parlando di fallogocentrismo, quindi, la Irigaray intende rilevare come la centralità del logos, della razionalità discorsiva nella tradizione culturale occidentale - centralità su cui si sofferma anche Derrida - è in realtà marcata e originata dal fallocentrismo originario della civiltà che questa cultura esprime. La Irigaray mostra quindi, attraverso una analisi decostruttiva della storia della filosofia e della psicologia, come in questa la differenza di genere sia stata ignorata e neutralizzata, interpretando la femminilità e la specificità che essa rappresenta come un'immagine riflessa - appunto, specchiata - nell'unica figura di identità concepita, che è basata appunto sul mondo maschile.+ Lo stesso Derrida tornerà poi sul concetto di fallogocentrismo in alcune opere significative, come ad es. "Sproni", dove egli riconduce il tema della differenza sessuale al rapporto della filosofia con la verità; in altri termini, per Derrida è proprio l'ignoranza dell'alterità in quanto tale, di cui è espressione anche la differenza di genere e che è intrinseca alla razionalità fin dal suo stesso fondamento, ad aver precluso ai filosofi l'accesso alla verità, come una sorta di effetto di castrazione, a causa del quale proprio la pretesa di ridurre la verità a oggetto presente, la tentazione di esaurirla in una qualsivoglia definizione, spinge inesorabilmente la verità stessa a una sorta di rimozione: Derrida sottolinea però anche il rischio che il femminismo, in quanto ideologia della donna che crede alla sua stessa verità, rischia di ricadere nello stesso effetto di castrazione. « Il femminismo è l'operazione mediante la quale la donna vuole assomogliare(..)al filosofo dogmatico, rivendicandone per sè la verità. Il femminismo vuole la castrazione - anche della donna. Perde lo stile, perde stile. » (Sproni, p.62)) Solo un pensiero della differenza realmente radicale, capace cioè di mantenere in sè stesso l'alterità scongiurando tentazioni identitarie(foss'anche di identità di genere), può dunque realizzare un effettivo superamento del fallogocentrismo proprio della metafisica. In Italia principali esponenti di questa corrente filosofica femminista si possono ritenere Luisa Muraro e Adriana Cavarero, la quale in particolare contrappone al soggetto astratto e disincarnato centrale nella filosofia tradizionale, la singolarità incarnata e vivente dell'essere umano nelle sue concrete relazioni sociali e sessuali, sottolineando come in realtà il soggetto della metafisica fosse concepito a partire dalla negazione del corpo ascetica propria del genere maschile, mentre alla donna, biologicamente legata alle funzioni riproduttive strutturalmente connesse alla sua corporeità, la possibilità di concepirsi come soggettività astratta è radicalmente preclusa.[1]I concetti fondamentali dell'elaborazione della "filosofia della differenza" si possono riassumere dal punto di vista meramente critico nel mettere in luce come inconsistente e falsa la pretesa di neutralità e quindi di universalità del linguaggio e dal punto di vista propositivo nel farsi promotrice di un nuovo linguaggio più espressivo e non rimovente la realtà incontrovertibile della differenza più radicale che è la differenza a livello sessuale.

3 commenti:

Grandine ha detto...

se ho capito bene la fica parla una lingua diversa?

Anonimo ha detto...

Fiorella non si capiscec niente spiega meglio

Anonimo ha detto...

troppo difficile

Welcome to my page

Buongiorno Buonasera Buonanotte... ovunque vi troviate
se vuoi scrivere su questo blog devi sottoporre la tua candidatura scrivendo a questo indirizzo


notanothertrueman@controinfo.com

e se accettata verrai invitata a iscriverti. L'invito verra' mandato all'indirizzo specificato = if you want to write on this blog send your email address to

notanothertrueman@controinfo.com

if accepted an invite will be sent to the specified email

Archivio blog

Lettori fissi