a chi puo interessare....

Parliamo di cose serie . So che ci sono filosofi in questo blog oltre l'autore e mi rivolgo a loro. Io sostengo la tesi, contrariata da molte femministe che l'identita' di una persona non consiste in uno stato immutabile e descrivibile come si descrive un quadro. Puttosto credo che essa consiste in un pocesso, uno scorrere, un movimento dell'anima o meglio della coscienza. Da questo approccio io faccio conseguire alcuni fatti : L'uomo e la donna sono uguali, nel senso che entrambi sono, in momenti particolari percepiti come oggetto. Infatti la storia ci ha insegnato che la donna oggetto non sparisce facilmente dalla scena, non si puo' bandirla. Piuttosto nasce, dalle considerazioni femministe, l'uomo oggetto. Se un uomo mi porta a letto, ebbene sappi che io sto portando lui nello stesso letto. Se lui mi vede come una bambola, io vedo lui come un bambolotto con cui giocare. La vecchia cultura non tradiva tanto l'essenza della donna, quanto l'essenza dell'uomo. Ci sono momenti in cui erotizziamo la presenza dell'altro esattamente con gli stessi parametri inconsci. Il vecchio approccio conteneva la credenza errata che dopo il letto la donna doveva andare a occuparsi delle faccende casalinghe, dei figli, e della cena del marito. Abbiamo dimostrato che fuori del letto possiamo fare bene le stesse cose che gli uomini fanno, in politica, nelle scienze umane e matematiche, nello sport; insomma non siamo nate per fare divertire gli uomini e poi essere buttate in un angolo. La gioia che prova un uomo alla vista di una donna nuda non rientra in una categoria diversa dalla gioia della donna di trastullarsi col corpo nudo di un bell'uomo. Ci sono secondo voi donne che, maneggiando un bel pene maschile, pensano " mamma come deve essere intelligente questo! Lo tiene proprio bello diritto e duro!"