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Il suo avversario John Mc Cain, non ha nessuna chance, secondo la nostra opinione per i seguenti motivi: 1) E' troppo vecchio. A quasi 73 anni sarebbe il presidente eletto in eta' piu avanzata e la sua salute non e' eccellente dovendo fare i conti con un cancro della pelle. 2) Nonostante sia - come dicono qui - eroe di guerra ( e' stato prigioniero dei vietnamiti per vari anni, ha subito torture ma non ha mai accettato compromessi) la guerra del Vietnam non e' fra i cari ricordi americani, perche' una guerra perduta. Mc Cain e' stato un accanito sostenitore della politica di George Bush, inclusa la disastrosa campagna d'Iraq, che oggi tutti qui, repubblicani e democratici considerano una disgrazia per l'economia, senza contare i 4000 soldati morti che ha causato. Una guerra inutile alla luce della scoperta che Saddam Hussein non possedeva armi di distruzione di massa. 3) La scelta per la vice presidenza e' stata una mossa azzardata: ha nominato una certa Sarah Palin, una donnina insignificante finita ben presto sui carboni dei media spietati, al punto che Mc Cain ha deciso, dopo le prime, che lei non dovesse piu concedere interviste. In una delle prime interviste, quando le hanno chiesto quali fossero le sue credenziali per la politica estera, ha spiegato con un certo imbarazzo, in un balbettio condito con gestualita' esplicativa, che l'Alaska dove lei e' governatore (600 mila abitanti sotto zero per gran parte dell'anno, molti esquimesi) e' molto vicina alla Russia e questa vicinanza in qualche modo fa si che... determina... accresce... in breve sarebbe fra le ragioni della sua competenza in politica internazionale !!! E' antiabortista, anti gay marriage, contro l'uso degli embrioni nella ricerca biologica, a favore della pena di morte, ed e' stata battezzata secondo il rito della chiesa evangelica che esorcizza durante il battesimo contro il pericolo della stregoneria! Se tutto questo non bastasse, madre di 5 figli, si dice in giro che l'ultimo, affetto dalla sindrome di Down, non sarebbe il suo ma quello di una sua figlia 17enne, ritiratasi dalla scuola proprio durante la presunta gestazione della madre di cui nessuno avrebbe mai notato i segni durante tutti i nove mesi. Va aggiunto che in un momento di grave crisi economica la scoperta che la campagna elettorale di Mc Cain ha speso circa $150mila per i vestiti della Palin, non ha certo aiutato Mc Cain a convincere gli americani che lui e' un oculato amministratore. 4) La crisi economica americana, fra le piu' gravi della storia, e' stato un fattore determinante per la sua sconfitta: Mc Cain aveva ammesso all'inizio della sua campagna elettorale che lui di Economia non ne capisce gran che. E la sua politica economica passata non e' diversa da quella di Bush, che favorisce i ricchi a danno del 95% degli americani; Mc Cain ha tendenze deregolatorie che hanno determinato il crash economico di Wall Street: ci sono amministratori di banche che hanno portato a casa centinaia di milioni di $ di stipendio in pochi anni mentre gli investimenti della loro imprese, sperperavano denaro pubblico, grazie alla politica deregolatoria di Bush e dei repubblicani in genere. 5) Non potendo contestare gran che sul piano dell'economia ( negli ultimi tempi ha ammesso candidamente che se avesse continuato a parlare di economia avrebbe perduto contro Obama) ha trasformato la sua campagna in un attacco alla persona di Obama. Il suo attacco e' stato portato avanti dalla Palin senza alcun ritegno, con accuse infondate, trasmesse sia in discorsi fatti da lei sia via robocalls ( telefonate fatte a migliaia di numeri in cui si ascolta un disco). L'accusa principale e' di collusione col terrorismo. Un certo William Ayer, che fu un terrorista negli anni 70, quando Obama aveva 8 anni, riuscito a sfuggire per cavilli giuridici a qualsiasi pena, oggi e' un rispettabile professore universitario che occupa cariche politiche locali che lo hanno avvicinato a Obama; Ayer e Obama sono stati entrambi consiglieri di una organizzazione chiamata Woods Fund che si occupa di beneficenza ai poveri in Chicago, dove entrambi abitano, e hanno condiviso direttive, scelte e idee sulla scolarizzazione e altri problemi sociali. La difesa di Obama, che ha improntato la sua campagna elettorale sulla scelta di programmi ben ponderati da tempo a differenza di Mc Cain che oggi giorno cambia qualcosa in cerca di voti, e' stata breve e stringata: "Cosa c'entro io con misfatti compiuti da una persona quando io avevo 8 anni e che, riabilitato dal sistema, oggi opera nell'ambito della politica americana a contatto con republicani e democratici, alcuni eletti dal popolo? siamo tutti terroristi? " Agli occhi degli americani di un certo livello la differenza fra Obama e Mc Cain sul piano dell'intelligenza e della competenza e' enorme. Obama viene da universita' prestigiose come la Columbia Univerisity dove consegui' una laurea minore in Scienze Politiche e la Harvard University, dove ha conseguito la laurea in legge.Ma era gia un attivista di notevoli abilita' ancora studente. Riusci a farsi eleggere, primo uomo di colore nella storia di Harvard, direttore della Harvard Law Reviw, una publicazione prestigiosa, con il supporto sia dei conservatori che dei progressisti. Qui riusci' nel suo progetto di avvicinare le fazioni, smussare le divergenze, nell'interesse delle idee che lui considerava di qualche valore, a scapito delle tensioni fra i gruppi opposti. Ritornato a Chicago dopo la laurea ha dapprima lavorato come avvocato nell'ambito della difesa dei diritti umani e poi e' stato eletto senatore dello Stato dell'Illinois dove e' rimasto per otto anni. Nel 200 4 e' stato eletto senatore al Senato americano. 7) E' noto che in Usa la presidenza si vince anche grazie a qualita' minori, come l'aspetto fisico e una corrente di simpatia che il candidato riesce a stabilire con le folle. Obama, agile, elegante,saltella gli ultimi scalini che lo portano ai microfoni, pacato e sorridente risponde alle accuse che sono un modo per distrarre la gente dai fatti che contano, secondo lui. Mc Cain e' goffo, impedito da una mole tondeggiante, alle telecamere offre una mascella asimettrica, sembra un pugile suonato. La voce e' gracchiante, nasale, le braccia sembrano corte per quel busto e ha sempre un espressione arrabbiata. Pesano sulla sua persona, dicerie sul suo temperamento iracondo, la facilita' con cui perde la pazienza. Obama ha magnetizzato centinaia di migliaia di giovani che non avrebbero votato per nessuno se non fosse che Obama ai loro occhi e' affascinante, irresistibile. In un dibattito Obama riesce a parlare al cuore come alle tasche degli americani impauriti dal collasso dell'economia, alle donne e agli anziani, al colto e all'inclita. Dal lato di Mac Cain sono rimasti gli irriducibli razzisti per i quali l'elezione di Obama alla presidenza sarebbe una disfatta immane di tutto cio in cui credono ( cose tipo, Gesu' era bianco, i negri non sono esseri umani come noi, esseri inferiori come gli ebrei daltronde, e altre idiozie simili) alcuni di loro, intervenuti ai discorsi di Mc Cain hanno piu volte gridato " morte al terrorista negro" senza che Mc Cain abbia protestato. In verita' lo ha fatto una volta, una sola volta, rispondendo a una affermazione di una donna che dichiarava di credere che Obama fosse un pericoloso terrorista. Mc Cain ha risposto" no Signora, Obama e' una persona perbene (decent) con la quale ho delle divergenze di natura politica". Non ha resistito alla sua onesta', perche quest'uomo rimane una persona onesta deviata dalle esigenze di una campagna che 'e quasi sempre immorale e senza scrupoli per molti versi. Tra i sostenitori di Mc Cain ritroviamo i soliti italioti d'assalto: quelli che credono di essere migliori degli ebrei e dei negri, dimentichi degli sputi addosso ricevuti dai loro padri negli anni a partire dai primi del secolo scorso. Con qualche eccezione di persone intelligenti e aggiornate, gli italioti che si incontrano nelle chat italiane d'america, sono depressi per l'avvento di Obama alla casa Bianca; temono che la dipingera' di nero! Alcuni minacciano di tornare in Italia, altri di trasferirsi in Messico. Andrebbero informati che l'Italia si avvia a essere un paese multirazziale, fra Africa del Nord, Europa dell'Est e Asia, l'Italia fra 100 anni forse si ritrovera' a decidere se eleggere un presidente del consiglio di colore o una donna di origini filippine.