DA BEST A GASCOIGNE

Paul Gascoigne è sparito. Alle prese con la dipendenza dall'alcol, l'ex centrocampista della nazionale inglese non si è presentato al pranzo di Natale a casa della madre Carol e non ha dato sue notizie. "Non sappiamo dove sia - ha confidato al tabloid 'Daily Star' un amico di famiglia - Lo stavamo aspettando a casa della madre, ma non si è fatto vedere. Siamo andati a cercarlo, ma non lo abbiamo trovato e ora abbiamo paura che si sia rimesso a bere".Da circa tre settimane Gazza era in cura in una clinica del Gloucestershire, dove stava seguendo l' 'Equine Assisted Psycotherapy', un programma riabilitativo che isola dal resto del mondo e prevede il dialogo con i cavalli. Gascoigne stava rispondendo bene alle cure e per questo motivo i medici gli avevano concesso un permesso di tre giorni per festeggiare il Natale in famiglia. Il figlio tiene le distanze: "Probabilmente morirà presto - le parole del 12enne Regan nel documentario che la TV britannica mostrerà nel nuovo anno -. Non credo che ci sia un modo per salvarlo, stiamo perdendo il nostro tempo. Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che lui fosse lontano da noi. Tutti pensano a lui come Gazza, ma non necessariamente un grande giocatore è anche un buon padre o una bella persona". Nel documentario di Channel Four, che ha seguito il 41enne giocatore fino all'ultima vicissitudine in un hotel del Portogallo, Gascoigne ammette: "Ho disordini alimentari, cambi di umore e ansia. Ho bevuto quando ero triste e sì, ho pensato di morire".