
"Van Gogh. Disegni e dipinti"
A Brescia una nuova mostra firmata Goldin
di Vera FossaluzzaPubblicato venerdì 5 dicembre 2008 - NSC anno V n. 5
E’ stata prorogata fino all’8 di febbraio 2009 la interessatissima mostra su Van Gogh, che propone 85 disegni e 15 quadri che arrivano direttamente dal Kroller Muller Museum di Otterlo in Olanda. E’ la prima volta che un museo italiano ospita i disegni del pittore dei girasoli, che per la loro fragilità e delicatezza non sono mai stati esposti prima.
Le condizione di illuminazione e di climatizzazione hanno garantito l’esposizione delle tele al Santa Giulia, permettendo addirittura di prolungare la mostra fino a febbraio. E’ un viaggio nella vita dell’artista, che percorre le tappe della sua carriera pittorica, partendo dai primi passi che Van Gogh muove nel mondo dell’arte. I disegni del primo periodo sono realizzati con il carboncino, matita e acquarello. La mostra è divisa in sale per ordine cronologico: si parte dal periodo di Bruxelles e Etten (1880-1881), l’Aia (1882-1883), Nuenen (1884-1885) e poi Parigi fino al 1890, quando è morto suicida. Dai ritratti si arriva al suo celebre autoritratto e ai dipinti realizzato quando Van Gogh si trovava ricoverato nella clinica psichiatrica a Saint Remy nel sud della Francia.
La rassegna permette di svelare qualcosa di intimo del pittore, è una mostra su Van Gogh, sulla sua persona, sulle sue sofferenze e difficoltà da artista che cerca di affermarsi nella Francia di Fine Ottocento. E’ una mostra diversa dal solito perché attraverso i dipinti si ha l’impressione di stabilire un dialogo con il pittore stesso. E permette di riflettere su di lui come persona e non solo come artista. La raccolta di disegni e dipinti è un modo originale di rivivere un momento della storia dell’arte francese e internazionale, un passaggio indelebile come è stato quello del grande e amato Van Gogh. Colpiscono i suoi ritratti con il carboncino come lascia il segno il suo autoritratto e l’olio su tela Uliveto, espressione di una interessante e tormentata parabola artistica di un personaggio fuori dal comune.
Nessun commento:
Posta un commento