lunedì 22 dicembre 2008
BREVE RISPOSTA A BRUNO CIRCA GIARABUB
RILEGGENDO IL TUO COMMENTO IN RIGUARDO ALLA MIA ENTRY....... FORSE HAI RAGIONE.... TUTTO CIO CHE HAI SCRITTO VIENE BRUTALMENTE AL DUNQUE...E SONO TENTATO DI DARTI PIENA RAGIONE PERCHE' COME HAI GIUSTAMENTE SCRITTO... LA PATRIA NON ESISTE, E' UN CONCETTO ASTRATTO, INVENTATO DA I FURBI IN ORDINE DI SFRUTTARE COLORO CHE ABBOCCANO ...... NONOSTANTE CIO'.... NON POSSO NASCONDERE L'ISTINTIVA AMMIRAZIONE PER IL CORAGGIO, DICIAMO LE PALLE... DI CHI NON SI ARRENDE, DI CHI PERSEVERA, DI CHI HA UN SENSO DI ONORE... COME TANTE VOLTE ABBIAMO VISTO PUGILI NEL RING I QUALI , ANCHE SE LA LOR FACCIA E' STATA RIDOTTA AD UNA MASCHERA DI SANGUE.... E SANNO CHE IL LORO OPPONENTE E' COSI' AVANTI CON I PUNTI ,CHE OGNI SPERANZA E' PERDUTA.....SI RIFIUTANO DI ARRENDERSI E VIETANO AL SECONDO DI GETTARE LA SPUGNA..................POSSO, BRUNO, ALMENO AMMIRARE QUELLO?
GRAZIE, E GRAZIE DELLA TUA CRITICA..... NON FA UNA GRINZA
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1 commento:
Caro Emilio
sono io Bruno ma per qualche ragione tecnica non posso accedere al mio account ora e scrivo come anonimo: certo che il coraggio desta sempre la nostra ammirazione. Ma Aristotele aveva gettato le basi per una teoria della virtu' in cui vi erano due estremi: l'eccesso e il difetto, entrambi non rientravano nella sfera delle virtu', solo il giusto mezzo lo era. Una delle cirtu' secondo lui era il coraggio. Allora se uno sacrifica la propria vita per una causa illusoria, e' probabile che secondo la dottrina Aristotelica, Nicomachiana ( cosi si chiama dal figlio di Aristotele, Nicomacheo in italiano) quella forma di coraggio e' da considerarsi imprudenza o temerarieta' o insomma qualcosa meno ammirabile del vero coraggio. Per intenderci, se uno sacrifica la propria vita per salvare una bambina dal fuoco e' sicuramente da ammirare. Se uno sacrifica la propria vita perche crede che va in un paradiso a mangiare e fottere il meglio, lo e' meno. Grazie per avermi risposto
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