Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

giovedì 6 agosto 2009

Un commento mio al blog 'due saltinItalia"

Difendiamo la lingua italiana Hermann Broch ha scritto che dove degenera il linguaggio, là degenera la vita.Se dobbiamo credergli, in Italia la vita è salva, a dispetto della lunga e confusa transizione culturale e politica che stiamo attraversando.Una lingua è viva quando non ricorre a prefabbricati verbali, propri o altrui, per inventare comunicazione quotidiana o creazione letteraria, ma attinge alla falda profonda delle proprie potenziali risorse espressive.Queste risorse esistono, si sono conservate e rinnovate, e sono adesso alla portata di tutti. Eppure molte istituzioni pubbliche e private, non esclusa la scuola, non le attivano. L'italiano non è una lingua lessicalmente ricca. Ma compensa la sua relativa povertà di parole con una straordinaria ricchezza di costruzioni e movenze sintattiche, che possono rimpiazzare ottimamente sostantivi, verbi e aggettivi per garantire al discorso sfumature di significato e di espressione.L'italiano non è una lingua infinitamente duttile come l'inglese, sensuale come il russo (dove un suono può essere analizzato con dieci parole diverse), tagliente come il francese. E' rigido e può facilmente apparire inamidato e goffo nelle effusioni sentimentali, perché riflette una cultura sotto sotto scettica; ed è anche smorto e impreciso nella resa delle sensazioni, perché troppo ancorato al filtro dell'intelletto. L'italiano è una lingua dura, lucida, consequenziale. Tra i suoi meriti può vantare anche una propensione naturale al giusto dosaggio tra astratto e concreto.Ma va ricordato che, per quanto vitale, nessuna lingua può resistere a lungo al disinteresse di chi la parla e la scrive; e in Italia, in questi anni, la disattenzione teorica per l'idioma nazionale è stata totale. Molti scrittori, che sono i depositari naturali della lingua, hanno preferito cercare espressività nei dialetti. Altri hanno atteso trepidanti l'arrivo del basic english. Nessuno, o quasi, ha difeso l'italiano, distinguendolo dai dialetti e dalla dilagante idolatria per tutto ciò che è globale o locale.La lingua non è tanto minacciata da chi parla o scrive, ma da chi si augura la sua rapida estinzione per poter approdare, quanto prima, a un mondo globalizzato, dove la comunicazione corrente sia affidata ai dialetti e quella culturale al basic english. Da questo punto di vista, il purismo lessicale non è così importante; sono utili i prestiti linguistici, possibili le contaminazioni efficaci, benvenute le innovazioni intelligenti: ma è vitale la difesa della sintassi, che è la struttura ossea di qualsiasi linguaggio.Gli Aeroporti italiani qualche tempo fa, per una campagna contro il fumo, non hanno trovato di meglio che spalmare parole italiane su un frasario inglese, inventando lo slogan: "Grazie per non fumare!" ("Thank you for not smoking!")Queste brillanti teste non sanno, forse, di aver creato un mostro.Ignorano probabilmente che creazioni di questo genere, come il pidgin english dilagante, possono ridurre in breve tempo culture sedimentate alla balbuzie puerile di una clinica per minorati. Ma forse è proprio questo che vogliono.(tratto dal manifesto in difesa della lingua italiana, pubblicato da " Il Tempo", 2000) Pubblicato da Roberto a mercoledì, agosto 05, 2009 Etichette: Il mio commento : Non voglio annoioare il lettore con tutte le considerazioni che si potrebbero fare su questa difesa un po sospetta dell‘italiano, mi limitero‘ a un paio di considerazioni.“Hermann Broch ha scritto che dove degenera il linguaggio, là degenera la vita.” Bellissimo modo di dire cio’ che sostengo con tutta l’ingenuita’ del mio credo in una tesi logocentrica della conoscenza. Infatti su questo stesso blog ho scritto che una robusta conoscenza della lingua (non mi rifersico necessariamente alla lingua italiana), e’ il sostrato di una robusta costruzione della propria moralita’ e della razionalita’ che sottosta' ad altri ambiti della vita e del sapere; ma nella difesa della lingua questa affermazione cosi ben misurata diventa prolegomeno a esempi di mostruose degenerazioni della lingua !Egli (autore non meglio identificato del manifesto) scrive“ Gli aereoporti italiani qualche tempo fa, per una campagna contro il fumo, non hanno trovato di meglio che spalmare parole italiane su un frasario inglese, inventando lo slogan: "Grazie per non fumare!" ("Thank you for not smoking!")Queste brillanti teste non sanno, forse, di aver creato un mostro. Ignorano probabilmente che creazioni di questo genere, come il pidgin english dilagante, possono ridurre in breve tempo culture sedimentate alla balbuzie puerile di una clinica per minorati. Ma forse è proprio questo che vogliono.”Cechiamo di individuare il mostro e di esporlo: dunque l’innocente necessita’ di informare un pubblico cosmopolita in una lingua largamente conosciuta come l’inglese che fumare e’ vietato (ancorche’ con gentilezza poco texana) genera il mostro, la mostruosita’! . Come aiutare l’autore a salvaguardare la lingua italiana da creazioni di questo genere ? Vediamo ….sotto la scritta in italiano potevano, invece di scrivere in inglese la stessa frase, si poteva porre una vignetta di uno con la sigaretta in bocca agguantato dalle braccia e preso a calci nel sedere, che vola fuori dell’aereoporto, o la foto di uno con la sigaretta in bocca cancellato da una grande X magari rossa su nero o semplicemente corredato con una didascalia che dica “No no no no ’ tante volte in italiano!!! Tutto questo per non contaminare la nostra lingua con la traduzione di cio che l’organizzazione dell’aereoporto voleva comunicare, la soluzione piu pratica e semplice “Thanks for not smoking“: . Intanto l’autore che ha scritto questa difesa ha tradotto in italiano una massima di Hermann Broch, contaminando la nostra lingua con un pensiero formulato in una lingua diversa dall’italiano? O forse il tedesco in simbiosi con l’italiano va bene e l’inglese no? Verrebbe quasi di sospettare che qui giuochino un ruolo rigurgiti di un nazionalismo di triste memoria, se non fosse che Hermann Broch e’ si di lingua tedesca, ma di origini ebree. Qualche violenza e’ stata certamente commessa se alla fine e’ una mostruosita’ scrivere sotto ’Grazie per non fumare’ ’thanks for not smoking’ in un aereoporto internazionale. A essere onesti e dopo vari sforzi l’unica mostruosita’ che emerge in tutto questo e’ l’uso maldestro che l’autore fa di una patologia che colpisce una larga fascia di esseri umani, quelli che lui chiama ’minorati’ come metafora del degrado IN CUI PUO INCORRERE LA LINGUA SE NON LA DIFENDIAMO!

1 commento:

Contumelia ha detto...

sempre preciso tu vai diritto la cuore del problema come pochi

Welcome to my page

Buongiorno Buonasera Buonanotte... ovunque vi troviate
se vuoi scrivere su questo blog devi sottoporre la tua candidatura scrivendo a questo indirizzo


notanothertrueman@controinfo.com

e se accettata verrai invitata a iscriverti. L'invito verra' mandato all'indirizzo specificato = if you want to write on this blog send your email address to

notanothertrueman@controinfo.com

if accepted an invite will be sent to the specified email

Archivio blog

Lettori fissi