Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

mercoledì 1 luglio 2009

Follia Jackson: suicidi a catena tra i fan

La notizia secondo cui sarebbero già una dozzina i fan di Michael Jackson che si sono tolti la vita in tutto il mondo dopo la morte del loro idolo fa riemergere dalle ombre del passato un altro famoso divo, in questo caso del cinema, la cui morte improvvisa gettò gli adoratori in un tale sconforto da indurli a seguirlo nell’ultimo viaggio. Rodolfo Valentino, uno dei primi divi di celluloide, infatti, fu anche uno dei primi a meritarsi l’omaggio estremo da parte dei suoi fan: quando morì infatti, il 23 agosto 1923, due donne tentarono il suicidio fuori dalla clinica di New York in cui l’attore era appena spirato, mentre una londinese si avvelenò davanti alla sua foto con dedica e lo stesso fece un fattorino degli ascensori dell’Hotel Ritz di Parigi, che fu trovato su un letto tappezzato di foto del divo. E oltre a loro un’altra trentina di cultori, soprattutto di sesso femminile, della star hollywoodiani di origini pugliesi posero fine ai loro giorni, incapaci di vivere senza di lui o meglio senza i suoi film. Infatti Valentino l’aveva capito benissimo: «Le donne non sono innamorate di me, ma della mia immagine sullo schermo. Io sono soltanto la tela sulla quale le donne dipingono i loro sogni». Come i regnanti e gli aristocratici egiziani, Michael e Rodolfo insomma anche nell’aldilà saranno seguiti per sempre dai loro fedeli seguaci. Per fortuna le star della musica e del cinema non hanno sempre avuto questa influenza così funesta: per il mito Elvis nessuno commise suicidio, mentre nel 1994 un solo fan, a quanto pare, decise di seguire le orme del leader dei Nirvana Kurt Cobain, sparandosi un colpo in colpo in testa come il cantore del grunge. Mentre qualche anno fa la cantante Paula Abdul si trovò di fronte a casa il cadavere di un suo ammiratore che aveva scelto proprio quel luogo per porre fine ai propri giorni. Tornando a Jackson e agli strascichi che ogni illustre morte si porta dietro, la telenovela appena iniziata sembra destinata a far sembrare la querelle sull’eredità Pavarotti un’operetta. Jacko era talmente famoso a livello globale che lunedì un ragazza tunisina si è tolta la vita dopo essersi chiusa nella sua stanza per tutto la giornata ad ascoltare i suoi successi. Mentre stampa e media del mondo arabo continuano a fornire dettagli e indiscrezioni sulla morte del cantante, i quotidiani del Bahrain, dove Jackson aveva vissuto qualche tempo, titolano a caratteri cubitali: “da qui è passata la leggenda”. A quanto pare infatti, proveniente da una famiglia di testimoni di Geova, Michael era divenuto musulmano l’anno scorso. E a proposito di famiglia, l’ultima novità sarebbe, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’esistenza di due testamenti. La versione più recente è datata 2002. Il documento potrebbe essere presentato dall’avvocato di Jackson alla Los Angeles Superior Court già giovedì prossimo, in ogni caso entro 30 giorni dalla data della morte, come prevede la legge in vigore in California. In base a questo documento, il patrimonio, stimato in un miliardo di dollari, andrebbe suddiviso tra la madre, i suoi tre figli e diverse associazioni benefiche. A stilarlo, secondo quanto riportato dal quotidiano, è stato l’avvocato John Branca, che ha curato gli affari legali del cantante dal 1980 al 2006, e che aveva ripreso a farlo poco tempo prima della morte di Jackson. Nel documento, Branca è anche nominato esecutore testamentario, insieme all’impresario musicale John McClain, vecchio amico di Jackson. Ma secondo quanto riportato da diversi media americani, vi sarebbe in circolazione anche un’altra versione delle ultime volontà di Jackson. Intanto i genitori del cantante avrebbero già presentato una denuncia in tribunale in cui si dichiara che il figlio è morto senza lasciare loro alcun testamento. Non c’è pace per i divi pop.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che follia !

Anonimo ha detto...

vanno tutti in paradiso a sentire la musica gratis

Anonimo ha detto...

certo suicidarsi per un cantante si deve essere malati gia' peggio del cantante

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