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giovedì 23 aprile 2009

A Senza Tette, e ai corvi della cosiddetta scienza

Mi imbatto spesso in persone che ingenuamente fanno una differenza sostanziale fra arte e scienza, poesia e scienza. Si tratta in genere di gente senza fantasia che non puo' capire ne la scienza ne l'arte , che infatti arte e scienza dividono l'intuizione, l'ispirazione, il senso della creazione e della scoperta. All'interno dell'universo di un individuo un magma ribollente di modificazioni dell'universo e' in agguato, cio che Baudelaire chiamava la memoria del futuro. Charles diceva della sua stessa poesia: e' matematica. Infatti una misura divina risplende nelle sue parole, tutto e' dosato secondo uno straripante senso della misura. Una misura elegante, madre di tutte le mode, che si disfa e si ricompone qui e la alla ricerca di una simmetria nell'univero della sua mente: scopre la preghiera a Satana compensata dall'invocazione di Dio del cigno. Il cigno alza gli occhi verso il cielo per muovere rimproveri a Dio " Acqua quando pioverai, quando tornerai fulmine!" Charles ontologizza tutto: se Einstein coniuga il tempo con lo spazio, lui affida un grande giudizio morale al tempo nella forma di un orologio che scandisce i secondi della nostra vita; e' l'orologio che alla fine grida "Muori vecchio codardo e' troppo tardi ormai" . La noia e' cosa, e' peccato, un peccato che rode come un acido l'anima di ognuno di noi. Nella poesia di Charles c'e' alchimia, metafisica, e pieta' per se stesso espressa attraverso un dileggio del cieco, della miseria, del male. Egli vuole dare parole al male per esorcizzarlo dal mondo, e nessun poeta prima di lui riesce a estirpare il male che e' in ogni cuore con le sue impeccabili verbalizzazioni di cio che il male e' veramente! Lui si sente messia e profeta, responsabile di cio' che accade la fuori, colpevole del mondo.. L'identita delle cose in lui e' affidata al ricordo, alla memoria, la sua " Parigi cambia ma nulla nella mia malinconia si e' mosso", e' l'uomo rinascimentale e neoclassico, l'uomo misura di tutte le cose dei sofisti a cui lui concede la parola dentro se stesso. Lui ospita l'universo intero, si dilata verso i confini piu remoti della realta' per offrirla a noi, i lettori. Quando giovanissimo mi scoprii poeta, e quando piu avanti scoprii Baudelaire, mi resi conto che dovevo penetrare il microcosmo per potermi trovare uno spazio; lui aveva detto tutto cio che si puo dire dell'universo come lo vediamo. Allora dovetti frantumare gli atomi del senso per ricavarne sensi potenti ancorche' inusitati. di li si sprigionarono grandi energie da cui fui travolto: ogni poeta diviene vittima di se stesso. Massacrando la lingua ne distillai sensi nuovi e corrosivi che mi spolpavano la carne fino alle ossa ( nessuno meglio di me sa cosa vuole dire Eliot nella 'Terra desolata' quando Fleba il fenicio si disfa fra le onde. Non era la matematica che batteva nel cuore di Einstein quando per la prima volta gli apparve il tempo tutto intrecciato con lo spazio, ma la sua voglia di pentrare il futuro proprio come Charles; ora il modesto impiegato di un uffcio governativo di Ginevra viaggiava fra passato e futuro, avendo scoperto che solo i visionari possono tanto. Leonardo era un visionario come Nitzsche, come Baudelaire, come Einstein ... La mia non era una traduzione, che il francese lo capisco poco( sono un pessimo linguista!) ma un tentativo di ricostruire da versioni italiane l'eleganza e la perfezione del testo francese che pur intuivo per un magico rapporto con la parola che ho sempre avuto.

6 commenti:

SenzaTette ha detto...

per me sei pura luce, grazie

SenzaTette ha detto...

nessuno sa spiegare come te, voglio diventare tua alunna, ti pago in natura

Anonimo ha detto...

scusate ma dalla poesia finite alle schifezze? lol calmatevi. Ma se truman e pura luce il nonno allora cosa e'? Quello e poeta anche

Controinfo ha detto...

si,lol senza tette puoi pagarmi in natura: una mozzarlla di bufala di mondragone, e due porpetielli di scoglio a lezione ahahaahahhaah anonimo io sono vecchio non faccio piu schifezze e neanche le penso
in quanto al nonno se io sono Luce lui e' Lampedina pero' fulminata ahahahahahahahahahah

lisa ha detto...

veramente io adoro ascoltare Bruno nessuno meglio di lui sa spiegare e fa capire le cose anche ai piu' ciucci, al telefono poi e' una goduria sentirlo per non parlare di presenza lol ha una voce soave, seducente, imperativa, dolce, calda,ricordo le ore che abbiamo trascorso al telefono, lui cantva canzoni napoletane io ascoltavo lol bei tempi .meglio che la finisco qui se no va a finire che le "porcherie"le rifacciamo lo mua@ Bruno TVTB

Controinfo ha detto...

Lisa ti voglio bene sono commosso, lacrime mi inumidiscono il viso mentre ti leggo ...in verita sono tutto umido ance in altri posti ahaahahaha
muah

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