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mercoledì 21 ottobre 2009

Il nuovo Napoli in omaggio all'autore

www.Napoli.com
Mazzarri:”Dimentichiamo Bologna”
di Vittorio Verruto
E’ un Mazzarri allegro e sereno, quello che si presenta in sala stampa dopo la partita vinta all’ultimo respiro contro il Bologna. Ma per l’allenatore livornese non si è fatto ancora nulla, ed anzi vuole continuare la serie positiva con il suo Napoli:” Le vittorie bisogna gestirle non solo mediaticamente, ma anche con i giocatori. Bisogna dimenticare subito la vittoria se si vuole dare continuità ai risultati. Si sta meglio, è chiaro, ma bisogna lavorare bene. Ora potrò conoscere meglio la squadra, vedremo dove abbiamo sbagliato e potremo iniziare a pensare alla prossima gara, su come poter mettere in difficoltà i nostri rivali. Con la squadra devo capirmi ancora, ma questo era messo in preventivo. Per esempio nelle sostituzioni, quando ho messo Pià, c'è stato un momento dove Hamsik è venuto di qua quando non doveva muoversi dalla sua posizione. Mi ero preso il rischio di fare il 3-4-3 per provarla a vincere sulla fascia sinistra. C'era l'euforia di volerla vincere a tutti i costi sull'1-1 e abbiamo rischiato proprio quando le cose stavano mettendosi bene per noi. Dalla possibile vittoria in quel momento potevamo rovinare tutto. Ci vuole più attenzione e ordine tattico, la squadra deve avere sempre una fisionomia precisa. La gara si è messa in salita per il gol del Bologna, ma il Napoli ha spinto sempre anche se non c'erano gli spazi. Il Bologna è una squadra difficile da affrontare,si chiude bene e riparte con velocità con i tre giocatori offensivi davanti. Non si è visto quello che vorrei, ma per sessanta settanta minuti li abbiamo chiusi nella loro metà campo e questo mi piace molto. La fase difensiva è migliorata almeno da quello che ho visto. Hamsik non è facile definirlo. Qualche movimento libero bisogna lasciarlo perché è una sua caratteristica, però deve rientrare in un contesto tattico perché altrimenti perdiamo gli equilibri. E' partito centro-destra perché ci ho parlato prima e mi ha detto che per lui era indifferente. Può fare la mezza punta destra e sinistra nel 3-4-3 e anche uno dei due mediani se tutto va per il verso giusto e stiamo bene in modo che la squadra possa tenere i giusti equilibri. Nel 3-5-2 il ruolo di Datolo è da mezz'ala sinistra, come mi ha confermato lui. E' ovvio che se giochi contro un 4-2-3-1 può giocare esterno contro il terzino, se giochi contro un 4-4-2 spinto si ritrova in difficoltà a rientrare e coprire. Cigarini è un buon giocatore, ho fatto delle scelte però per quel tipo di gara. Deve crescere dal punto di vista dell'interdizione. Se ci sono giocatori che fanno certi movimenti abbiamo bisogno di mediani bloccati. Non ho problemi, appena mi farà vedere che è capace di quello giocherà senza problemi. Io voglio velocità nella trequarti per sviluppare una manovra in attacco. Voglio dare una identità alla squadra con almeno 2-3 movimenti per sviluppare l'attacco. Passare dal 3-5-2 al 3-4-3 non è difficile, ma dipende anche dalla gara. Ora andiamo a Firenze, intanto vorrei vedere che siamo compatti fuori casa, senza promettere nulla. Dobbiamo far vedere che siamo tosti, offrire una grande prestazione, poi è ovvio che di fronte c'è una delle squadre più forti che è in grandissima forma. Quagliarella? Ne parlavano bene già alla Sampdoria. Purtroppo non è brillante perché non si è potuto allenare al meglio, parlo di rapidità di gambe nel breve. Perché poi alla fine se non stai al meglio non hai quel mezzo metro, che fa la differenza, per tirare perché ti chiudono. Il mio calcio non vuole dare punti di riferimento, tutti fanno parte di un calcio totale svariando magari con altri che si inseriscono dentro. Lui non è un centravanti di peso, deve anche giocare la palla. L'ho fatto con Amoruso che a volte si vedeva giocare anche sulla fascia e entrava in area Cozza. Lui, così come altri attaccanti, con me si sono esaltati e hanno fatto le loro migliori stagioni”. Per quanto riguarda il nome del direttore, circolano tanti nomi, ma finora niente è certo, mentre scoppia di nuovo, tanto per cambiare, il caso Lavezzi, che dall’Argentina ha mandato pesanti accuse al presidente De Laurentiis:” Io non capisco perché non debba essere creduto. Diciamo che qui va tutto bene, ma in realtà non va tutto bene. E ciò dipende da me. Ma uno sopporta sino ad un certo punto. Io non so perché debba essere messa in discussione la mia tesi: che senso aveva perdere un giorno in giro per uffici a firmar documenti? Avrei capito se fossi rimasto via il fine settimana: ma invece è dimostrabile com’è andata la vicenda. Io al Napoli sto bene, sono venuto per giocare, non per far polemiche, a me queste discussioni non piacciono. A me una cosa del genere non era ancora accaduta, eppure sono stato convocato varie volte in Nazionale, prima da Basile e poi da Maradona. Non c’era alcuna necessità di starmene per ventiquattro ore a correre di qua e di là per sistemare la faccenda. Ma evidentemente vogliono credere che creiamo problemi. Invece no: io dall’Argentina ho telefonato a Bigon, il direttore sportivo, e a Mazzarri, l’allenatore, ai quali ho spiegato e dai quali sono stato preso in parola”. Aspettiamo con ansia la risposta del presidente…

1 commento:

Controinfo ha detto...

grazie Grandine, speriamo bene con Mazarri

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