Mazzarri l'inarrestabile "Voglio la perfezione"
Il tecnico del Napoli alla vigilia della sfida col Milan carica ulteriormente i suoi: "Bisogna dimenticare la vittoria di Firenze, restare umili e dare il massimo". Attesi 55mila tifosi al San Paolo: "A loro dico che il gruppo è unito e per me allenare questa squadra vuol dire molto"
CASTELVOLTURNO (Caserta), 27 ottobre 2009 - Un bacione a Firenze e la corsa riprende. Walter Mazzarri è carico come una pila, e obiettivamente sarebbe difficile il contrario considerando come sono andati l'esordio in casa e quello in trasferta. Ma il tecnico del Napoli è concentrato sull'obiettivo: "Dobbiamo dimenticare la vittoria con la Fiorentina e preparare con pignoleria la partita". Arriva il Milan, l'allenatore toscano non si ferma: "Bisogna rasentare la perfezione". Appunto, il Napoli pignolo delle migliori occasioni.
- Walter Mazzarri, 48 anni, primo anno a Napoli. Ansa
AMICA NOTTE — Il tecnico toscano è raggiante: 6 punti in 2 partite, la scorribanda al Franchi e il digiuno lontano dal San Paolo interrotto dopo un anno sono quanto di meglio avrebbe sperato prima del suo arrivo in azzurro. E ora, la prima grande passerella stagionale al San Paolo. Di notte, per giunta, la grande amica del Napoli: "Il Milan sta vivendo un momento positivo, ma anche noi veniamo da un buon periodo: per competere con una super squadra come quella di Leonardo, però, è ovvio che dovremo rasentare la perfezione. Dobbiamo dare il massimo: sarà un test importante per verificare la continuità del nostro rendimento".
RESPONSABILITà — Per centrare l'obiettivo bisognare mixare bene una serie di elementi: "Innanzitutto dovremo restare umili - continua Mazzarri - conosco troppo bene il calcio". E ancora: "Dovremo recuperare le energie psicofisiche e rimetterci a correre con lo stesso impegno e la stessa voglia dimostrata finora". A dare una bella spinta ci penserà il popolo del San Paolo. Sono attesi 55mila spettatori: "Sono orgoglioso e felice della risposta della gente: a loro dico di aver trovato un gruppo unito e una squadra dal temperamento notevole. Sono consapevole di avere una grande responsabilità: allenare il Napoli, allenare a Napoli significa tanto. Tantissimo". Massima riservatezza sul modulo e gli uomini: "Vedremo".
Fabio Mandarini
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