Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.

sabato 10 ottobre 2009

GOLDANO DAY

  • Obesity Day, il primo passo

  • per combattere i chili di troppo

Oggi è la giornata mondiale di sensibilizzazione sui problemi dell'obesità. Le ultime statistiche dicono che in Italia il 50% degli uomini e il 34% delle donne è sovrappeso

MILANO, 10 ottobre 2009 - "Ogni grande impresa inizia sempre con un primo passo". Questo lo slogan dell'Obesity Day 2009 previsto per oggi e organizzato dall'ADI (Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica, Servizi Territoriali, Centri Obesità). Ma più che uno slogan, è un incoraggiamento degli esperti dell’ADI a tutti coloro che da anni lottano con i loro chili di troppo, in una continua e spesso mortificante sfida con la bilancia. Perché dimagrire è una vera e propria impresa. Difficile, ma non impossibile. Con l’aiuto degli esperti giusti, se si seguono i corretti percorsi e se non ci si lascia incantare da scorciatoie ben poco attendibili, è un’impresa che tutti possono compiere. Ma attenzione, non fatevi false illusioni, per dimagrire non sono sufficienti né un giorno, né una settimana e neppure un mese. Oggi chi si recherà nei Centri ADI – su www.obesityday.org l’elenco degli oltre 200 centri ADI che aderiscono all’iniziativa - non riceverà la "formula magica", ma una serie di utilissimi consigli. E soprattutto potrà rendersi conto di persona che in questa sua personale battaglia non è lasciato solo. Si tratta di un primo passo. Ma come ogni scalatore sa, per raggiungere la vetta si deve sempre iniziare con un primo passo. E con il piede giusto.

Obesi famosi: Hugo Reyes, protagonista della serie 'Lost'.
Obesi famosi: Hugo Reyes, protagonista della serie "Lost".

l'italia e' sempre più grassa — In Italia il 17% degli uomini e il 21% delle donne tra i 35 e i 74 anni è obeso, mentre il 50% degli uomini e il 34% delle donne è in sovrappeso. Questo significa che ogni 100 italiani adulti, 67 hanno problemi, più o meno gravi, con il proprio peso per quanto riguarda gli uomini e 55 per quanto riguarda le donne. Va alla Basilicata il primato dell'obesità adulta: per gli uomini la percentuale è del 34% e sale al 42% per le donne. Non stanno molto meglio i siciliani (31% sia uomini che donne) e i calabresi (24% uomini e 38% donne). Tendenze opposte in Piemonte dove solo il 12% degli uomini e il 13% delle donne ha problemi con la bilancia. Ma stile di vita invidiabile anche per marchigiani, sardi e altoatesini (fonte: Progetto Cuore – Istituto Superiore di Sanità). Il tema dell'obesità si fa ancora più preoccupante quando si parla di bambini e di adolescenti, in quanto con il passare degli anni le conseguenze sullo stato di salute sono molte: si va dalle patologie di natura cardiocircolatoria a disturbi alimentari fino a conseguenze di tipo metabolico, come nel caso del diabete, tant’è che è stato di recente coniato il termine "diabesità" proprio per evidenziare lo stretto collegamento tra queste due patologie. Un’indagine commissionata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali su un campione di 46 mila bambini in età evolutiva, ha rilevato che per ogni 100 bambini della classe terza elementare, 24 sono in sovrappeso e 12 obesi. Complessivamente si stimano oltre un milione di bambini tra i sei e gli undici anni con problemi di obesità e sovrappeso: più di un bambino su tre.

addio diete miracolose — Sotto accusa soprattutto le scorrette abitudini alimentari dei Paesi occidentali: abbondanza di cibi grassi, fritti, salati e piccanti, troppa carne, poca frutta e verdura. La cosiddetta "dieta americana". E il troppo poco sport, soprattutto fra giovani e anziani. Gli esperti dell’ADI rilanciano i piatti tipici regionali che prevedono l'utilizzo di prodotti stagionali, ma con una gestione del cibo rispettosa delle quantità e dei tempi necessari al pasto. In pratica, la classica "dieta mediterranea", il cui successo è soprattutto dovuto proprio alla sua gustosità ed equilibrio. Dall’ADI anche un decalogo per aiutare i cittadini nel lungo cammino contro i chili di troppo: 1) Fate una regolare attività fisica, che non richieda particolari attrezzature: camminate a passo spedito per 3 volte a settimana per almeno 45 minuti e/o salite e scendete le scale per una quindicina di minuti un paio di volte al giorno. 2) Fate attenzione ai condimenti: non più di un cucchiaio di olio, sughi o intingoli particolarmente ricchi in grassi a pasto; non esagerate con dolciumi, salumi e formaggi grassi; utilizzate tecniche di cottura semplici, insaporendo con erbe o aromi. 3) Frazionate i pasti nella giornata (4 o 5) e fate sempre colazione, evitando di abbuffarvi a cena. 4) Masticate con calma e mettete in bocca pezzi piccoli di alimenti: la dimensione del vostro boccone non dovrebbe superare il volume del vostro pollice. 5) Non eliminate i classici cibi ritenuti ingrassanti: pane, pasta e patate sono gli alimenti che contribuiscono maggiormente a una adeguata sensazione di sazietà e, se in porzioni ragionevoli e conditi semplicemente, sono sani e non eccessivamente calorici. 6) Verdura a volontà ma attenzione alla frutta: bene tre buone porzioni di verdura, ma non più di tre - quattro frutti al giorno. 7) Limitate l'alcol: riduce l’eliminazione dei grassi che il nostro organismo mette in riserva; meglio bere acqua, almeno un litro al giorno. 8) Pesce almeno una o due volte alla settimana, anche il surgelato va benissimo; per la cottura utilizzate sale iodato o iodurato. 9) Proponetevi obiettivi raggiungibili, non usando in maniera maniacale la bilancia; per la salute è utile un dimagrimento lento di circa 500 grammi a settimana. 10) Mantenete il dimagrimento, evitando le oscillazioni di peso: una perdita di peso del 10% rispetto al peso iniziale garantisce un sicuro vantaggio per la vostra salute, se viene mantenuto.

l'analisi del gusto — La dieta che non piace è il primo motivo di resa. Ed ecco allora un’importante novità che può evitare i tanti fallimenti. Si tratta di un metodo, ampiamente validato, che sarà al centro di un progetto pilota all’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, che prevede l'analisi del senso del gusto. Ognuno dei noi ha dei ricettori del gusto che si sono sviluppati in base ai sapori con cui è venuto in contatto con la prima infanzia e di determinazione genetica. Ma non è tutto. Il senso del gusto non è solo, infatti si accompagna a geni che controllano i livelli dell’appetito, dalla fame alla sazietà, e la percezione gustativa. I geni "dialogano" con i recettori, differenti da persona a persona. Il risultato di questo "dialogo" emerge dall’analisi della saliva. Con questo metodo cerchiamo di capire quali sono i gusti del singolo attraverso tre livelli di ricerca. E’ noto che ogni individuo "sente" i sapori in modo personale. Ciò dipende da come lavorano i suoi recettori. Si parte con un'analisi alimentare corretta per conoscere cosa piace o non piace, quindi si cerca di capire come lavorano i ricettori del gusto attraverso un test fenotipico, semplice da eseguire (si fanno assaggiare quadratini di carta imbibiti dei singoli gusti) che permette di scoprire se una persona ha i recettori più per il salato che per il dolce, per l'acido piuttosto che per l'amaro ecc.. Presto inizierà uno studio che permetterà invece di mappare geneticamente il gusto attraverso il Dna della saliva (test genotipico).

1 commento:

Mrs krakpotowska ha detto...

"BLOODY HELL "! I NEVER KNEW IT WAS 'WORLD OBESITY DAY TODAY AUTHOR......GRAZIE ..for telling us.! IT'S TIME TO GET THE LEOTARD ON AND .......GO FOR IT !!! EXERCISE.! FROM NOW ON....NO MESSING ABOUT....! NO EXCUSES....! OH Author..you have inspired mrs krap to shake off the pounds....shillings and pence...

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