Favolosa Alessia: è oro! Pellegrini record nei 200 sl
Mondiali di Roma: nei 1500 sl, la Filippi conquista la terza medaglia d'oro per l'Italia e timbra il nuovo europeo sulla distanza. Pellegrini in finale nei 200 sl col nuovo primato del mondo: 1'53"67. Nella stessa distanza, tra gli uomini, Biedermann sconfigge Phelps e stabilisce il nuovo record del mondo con 1'42"00. Terrin eliminato in semifinale nei 50 rana
ROMA, 28 luglio 2009 - Che donne d’Italia. Non saranno sorelle, non saranno gemelle, ma fanno impazzire l’Italia del nuoto. Campionessa mondiale a casa sua: il massimo delle soddisfazioni. Alessia Filippi è d’oro nei 1500 sl con il record dei campionati e record europeo ed italiano in 15’44"93. Battuta la danese Lotte Friis (15’46"30) e l’olimpionica dei 200 sl di Atene, la romena Camelia Potec (15’55"63). La Filippi ha migliorato rispetto al suo record europeo di un anno fa di 8 secondi, e disputato una gara tatticamente impeccabile divisa in tre parti: ai 500 metri era terza, ai 100 metri era passata in testa e nell’ultima sezione ha messo al sicuro il titolo iridato respingendo le ultime resistenze della danese. Le è mancato soltanto un breve sprint finale per far capitolare il primato mondiale dell’americana Kate Ziegler che da due anni resta immacolato in 15"42"54. Ma ai Mondiali contano le medaglie soprattutto se è la più preziosa, se è la prima, se è la più bella davanti alla sua famiglia, al suo pubblico, nella piscina in cui la spilungola Filippi ha sempre nuotato, è diventata la Filippi. L’allieva di Cesare Butini, già primatista mondiale in vasca corta della distanza, è soprattutto argento olimpico degli 800 sl, e dunque dopo questo titolo messo al sicuro potrà sciogliersi senza problemi per le altre gare del suo programma: dopo Federica anche Alessia illumina d’oro questa rassegna nel maracanà del nuoto italiano. "Questa medaglia me la cucio nel cuore, ed è un po’ di tutte le persone che mi sono vicine".
super fede — Poi tocca a Federica Pellegrini, prima olimpionica italiana del nuoto, che sgretola il suo record mondiale di marzo a Riccione, dove si era sentita male nei 400 sl, capace di rompere un altro muro: quelli del minuto e 54 secondi nei 200 sl di cui è padrona assoluta. Federica sin dalla prima vasca va sotto il vecchio limiti in 27"15 (-16 centesimi), poi vira ai 100 in 55"82 (meno 23/100), quindi facendo gara a sè vola sino a 86 sotto il vecchio record (1’24"77) per poi chiudere a 1’53"67, ben 80 centesimi meno del vecchio primato. Straordinaria performance che prelude a qualcosa di più grande domani in finale.
caduta di phelps — La caduta del mito diventa uno dei temi forti della terza giornata dei Mondiali. Dopo Thorpe nei 400 stile libero, il ventiduenne tedesco Paul Biedermann, armato di superbody, spazza dall’albo dei record sua maestà Michael Phelps nei 200 sl in 1’42"00: il primato stabilito a Pechino dall’americano era di 1’42"96. Il tedesco domina la gara sin dal primo passaggio, condotto più velocemente del vecchio crono di 8 centesimi, quindi ai cento Phelps sembra ancora tenere il ritmo portentoso del tedesco (50"25 contro 50"25), ma quei 17 centesimi in meno servono a Biedermann per allungare verso il trionfo, che ai 150 metri diventa un vantaggio di 54 centesimi e al tocco di 96 centesimi. Un successo netto, prestigioso, sensazionale per il tedesco calato su questa piscina come un tornado. Una doppietta di potenza forse più che di classe. Spettacolare. E Phelps, starà maledicendo i sei mesi di break postolimpici, che gli sono costati una preparazione ridotta al punto che Michael aveva già deciso di eliminare dal suo progetto stagionale i 100 stile libero. Il bronzo è del tedesco Danila Izotov, 17 anni, autore di 1’43"90. Phelps non perdeva ai Mondiali da Montreal 2005, quando si arrese al connazionale Ian Crocker nei 100 farfalla. La gara che ora torna a rischio per lui reduce dal record di Indianapolis viste le condizioni del neo iridato Milorad Cavic.
dorso record — La britannica Gemma Spofforth, 21 anni, torna in possesso del mondiale dei 100 dorso in 58"12, beffando di sei centesimi al tocco la russia Anastasia Zueva, che in semifinale aveva realizzato il crono più veloce in 58"48. Una medaglia d’oro sul filo tra le due rivali mentre il bronzo finisce all’australiana Emily Seebhom, 17 anni.
peccato terrin — Sei centesimi sono fatali ad Alessandro Terrin per qualificarsi nella finale dei 50 rana: il veneto che di mattina aveva stabilito il record italiano in 27"20 non riesce a ripetersi toccando un po’ lungo e chiudendo in 27"30 (ultimo tempo utile 27"24). Nella sua stessa semifinale il sudafricano Cameron Van der Burgh stabilisce il record mondiale in 26"74, cancellando così il 26"89 del brasiliano Felipe Franca Da Silva stabilito a maggio.
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