sulla questione della liberta' di parola

La parola e' propedeutica all'azione: attraverso la parola otteniamo che altri esseri umani si muovano e compino azioni: 'prendimi un bicchier d'acqua", " mi dia un biglietto di II classe per il rapido roma-milano" eccetera. non si puo' completamente separare il parlare e l'agire. Fatta questa precisazione, secondo me la liberta' di parola deve essere intesa come il diritto di ogni cittadino a eprimere preferenze per una dotrrina politica anzicche' un altra, criticare il governo o il sistema giudiziario se si pensa che non funzionino bene ma non puo' essere usata per 1) Promuovere idee tenebrose come quelle ( se idee si possono chiamare) che motivarono regimi come il nazismo e il fascismo, banditi dalla storia 2) promuovere terrorismo contro qualsiasi Stato o Nazione 3) Promuovere discriminazioni sociali sulla base del colore della pelle, appartenenza a una razza, differenze di genere, attaccare singoli individui sulla base di ragioni personali, in luoghi pubblici come una chat ad esempio Siccome la parola e l'azione sono direttamente o indirettamente collegate, bisogna ritenere,un individuo che fa uso della parola in modi del genere, pericoloso per la societa' e in quanto tale isolato. Mi sto riferendo alla questione Internet in particolare. Che cosa farei a un malato mentale come Marutqui? Semplice: gli toglierei il computer, considerato come un arma che porta illegalmente, e periodiche visite a casa sua dovrebbero servire a scoraggiarlo dal tentare di procurarsene un altro, pena qualche mese di galera. Coloro che lo appggiano verrebbero avvisati del pericolo collaterale che corrono in quanto colpevoli di favoreggiaggiamento e istigazione a delinquere.