www.A Venezia dicono: « Se no ghe fosse el ponte de la Libertà (il ponte che collega Venezia alla terraferma), l'Europa serìa un'izola... » (Falecius dixit) Ecco dunque ciò che è riuscito ad inventare Lord Wilmore, basandosi su questa magnifica cartina utopica e sui contributi degli amici ucronisti: un'ucronia lunga UN MILIARDO DI ANNI, certamente fra le più estese che siano state elaborate in questo sito!
Nota: le date sono espresse in duplice forma, usando prima il nome etrusco del mese e poi il corrispondente italiano fra parentesi. I numeri indicanti i giorni e gli anni sono gli stessi nei due calendari.
.a.C.: Shammuramat (Semiramide), regina degli Assiri, si sbarazza del marito e conquista il predominio sulla Mesopotamia. Nascita dell'impero assiro.
930 a.C.: mancata ribellione delle Tribù del Nord, il regno d'Israele si mantiene unito sotto la dinastia davidica.
900 a.C. circa: gli Ittiti colonizzano l'attuale Finlandia. Gli antenati dei Teutoni però impediscono loro di raggiungere l'Atlantico (le parole "Germani" e "Germania" qui non hanno senso, trattandosi di termini latini).
880 a.C.: lunghe guerre tra Liguri ed Etruschi terminano con la definizione dei reciproci confini.
850 a.C. circa: i Teutoni mettono piede sull'isola Europea e colonizzano le coste del Mar Suebico (HL Mar Baltico).
835 a.C.: il re Sarduri I fonda il regno di Urartu, primo stato armeno della storia.
814 a.C.: i Fenici fondano Karchedon (Cartagine) e si espandono in tutto il Mediterraneo, occupando posizioni sulle coste della Spagna, della Sicilia occidentale e della Sardegna.
753 a.C.: il 21 capri (21 aprile) alcuni etruschi emigrati da Veio fondano la città di Ruma (da Rumula, nome del loro capo, HL Romolo, che a sua volta deriva dall'etrusco ruma, "mammella"). Invece di un Impero Rumano, in questa linea temporale ci avviamo verso un Impero Etrusco.
722 a.C.: il regno d'Israele (unito) diventa vassallo degli Assiri, ma si salva da distruzione e deportazione. Tutte le dodici tribù restano nella Terra d'Israele.
700 a.C.: inizia l'espansione dei Pelasgi nel Mediterraneo, in concomitanza con l'inarrestabile decadenza dell'impero Ittita, che subisce da sud gli attacchi degli Assiri, mentre è costretto ad abbandonare le colonie settentrionali lungo le coste del Mare Russo. Sono colonizzate le coste dell'Asia Minore, dell'Italia meridionale, della Sicilia orientale e della Gallia; dalla fusione tra Pelasgi e Liguri nasce la città di Massila (HL Marsiglia).
700-600 a.C. circa: "guerra civile tra Indoeuropei", e precisamente tra Celti e Sciti, per il possesso del Turkestan.
612 a.C.: Medi e Babilonesi assediano e distruggono Ninive. Fine dell'impero Assiro. La Mesopotamia torna un coacervo di città stato, Gerusalemme non è distrutta e la dinastia davidica prosegue.
608 a.C.: una flotta fenicia, su mandato del faraone Necao, circumnaviga per la prima volta tutta l'isola europea.
605 a.C.: il re di Ruma Anka Marcia (Hl Anco Marzio) conquista quasi tutto il territorio circostante ed espande il territorio rumano fino al mare, fondando il porto di Usta (HL Ostia).
POD: 700 milioni di anni fa, nel periodo Algonchiano, un oceano fossile si chiude dove oggi ci sono Bielorussia ed Ucraina, e si forma il supercontinente Hegosoa (in basco "tutto a sud", perchè le masse continentali erano quasi tutte compattate nell'emisfero australe, HL Pannotia). Ma la sutura è debole a causa dell'inglobamento di frammenti di crosta oceanica nella crosta continentale.
540 milioni di anni fa: nel periodo Cambriano l'antico supercontinente di Hegosoa va in pezzi. Zattere di roccia grandi come continenti vanno alla deriva nell'immenso oceano. Sulle terre emerse non c'è ancora vita, nei mari cambriani predominano i trilobiti.
250 milioni di anni fa: nel periodo Triassico, l'antico oceano Giapeto si chiude definitivamente e due dei frammenti della Hegosoa migrati nell'emisfero boreale, la Laurenzia e il Continente di Angara, si saldano lungo una linea di sutura che provoca il sollevamento dei monti Urali, e si forma un nuovo supercontinente, Lurosoa (in basco "Tutte le Terre", HL Pangea); ora la linea di sutura è ancora meno salda di quella che si è formata nello stesso punto per dar vita a Pannotia.
150 milioni di anni fa: nel periodo Giurassico, mentre i dinosauri dominano il pianeta Voltumna (nome che gli Etruschi daranno al pianeta Terra, dal nome di una loro divinità), comincia ad aprirsi l'oceano Atlantico ed anche la Lurosoa va in frantumi. La debolezza dell'antica sutura dovuta alla chiusura dell'oceano Giapeto favorisce l'apertura di una nuova faglia e la dissociazione tra le attuali Europa ed Asia.
A Venezia dicono: « Se no ghe fosse el ponte de la Libertà (il ponte che collega Venezia alla terraferma), l'Europa serìa un'izola... » (Falecius dixit) Ecco dunque ciò che è riuscito ad inventare Lord Wilmore, basandosi su questa magnifica cartina utopica e sui contributi degli amici ucronisti: un'ucronia lunga UN MILIARDO DI ANNI, certamente fra le più estese che siano state elaborate in questo sito!
Nota: le date sono espresse in duplice forma, usando prima il nome etrusco del mese e poi il corrispondente italiano fra parentesi. I numeri indicanti i giorni e gli anni sono gli stessi nei due calendari.
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65 milioni di anni fa: fine del periodo Cretacico, "crisi dell'iridio" ed estinzione dei dinosauri. I mammiferi diventano padroni delle terre emerse. Si approfondisce la cosiddetta "faglia russa", che taglia l'antica Eurasia per una lunghezza di 1800 Km.
45 milioni di anni fa: periodo Eocenico. L'Europa (il suo nome deriva dal pelasgico "buio" nel senso di "tramonto", "occidente", da cui anche "Erebo", nome pelasgico del regno dei morti) è un'isola flottante nel nascente Atlantico, separata da Asia e Nordamerika. Ciò favorisce lo sviluppo di una fauna e di una flora indigene: riescono a sopravvivere qui i multitubercolati, mammiferi primitivi originari addirittura del Mesozoico ed estintisi altrove (a fianco vedi esempio: Ficitherium europaeus). Nascono sottospecie con evoluzione tipica, come avvenuto in Madagascar o in Australia; in particolare i lemuri non si estinguono ed anzi prosperano.
20 milioni di anni fa: periodo Miocenico. Le foreste si contraggono per dar vita a praterie, tranne che in Nordamerika, Europa ed Asia. L'Europa è ricoperta da foreste praticamente da un capo all'altro ed ha quasi la forma attuale.
5 milioni di anni fa: periodo Pliocenico. I Balcani si saldano all'Anatolia e la Spagna al Marocco. La fauna africana ed asiatica raggiunge l'Europa ma non in misura tale da provocare l'estinzione dei lemuri e dei multitubercolati, che sopravvivono un po' dovunque sull'isola. Gran parte della megafauna asiatica (Mammut, Rinoceronti lanosi, Cervi giganti) non può invaderla perchè il ponte continentale si trova troppo a sud, e dunque anche i carnivori si tengono alla larga. Forti glaciazioni cominciano ad interessare le coste settentrionali dell'isola europea.
780.000 anni fa: periodo Pleistocenico, attraverso lo stretto di Gibilterra l'Homo antecessor popola per la prima volta l'isola europea. Tuttavia il popolamento dell'Europa, a causa della nuova barriera naturale, risulta essere più lento (grazie al suggerimento di Alessio)
450.000 anni fa: l'Homo heidelbergensis, più evoluto, attraverso il ponte continentale fra Anatolia e Balcani irrompe nell'isola e dà vita alla stirpe dell'Homo neanderthalensis, adattato al freddo delle glaciazioni che coprono mezza Europa. In mancanza di una megafauna deve dare la caccia ad animali più piccoli, e la sua diffusione resta limitata.
40.000 a.C.: lentamente, iniziano a penetrare in Europa gli uomini di Cro-Magnon, originari forse del Medio Oriente. Gli ultimi Neanderthal sopravvivono fino al 10.000 a.C., più a lungo che nella HL, ma alla fine sono sterminati. Il loro ricordo genera la leggenda degli Orchi che nel passato ancestrale dell'umanità lottavano contro gli Uomini (il germe del razzismo...)
11.000 a.C.: ha fine l'ultima glaciazione; anche la costa settentrionale dell'Europa diventa abitabile. Il livello dei mari sale ("diluvio universale") e si interrompe la connessione tra Europa ed Asia: nascono le rupi Simplegadi, a guardia dello stretto del Bosforo. La presenza del Mare Russo modifica in modo significativo il clima della regione rispetto alla HL. Ecco i principali cambiamenti:
1) nel Mediterraneo ed in Egitto, cambia ben poco.
2) in Asia Minore invece si modifica completamente il regime delle piogge: aumenta la piovosità, ne consegue una maggior presenza di foreste cedue con la possibilità della nascita di civiltà marittime, e si regolarizza il regime del Tigri e dell'Eufrate.
3) il resto dell'Europa, anche per l'azione differente della Corrente del Golfo e del gradiente del nuovo mare, è più caldo di un grado e più piovoso. Il limite del grano, dell'ulivo e della vite si sposta verso nord, come quello delle foreste. Sulle coste del mare Russo si instaura un clima solo poco più freddo di quello mediterraneo.450.000 anni fa: l'Homo heidelbergensis, più evoluto, attraverso il ponte continentale fra Anatolia e Balcani irrompe nell'isola e dà vita alla stirpe dell'Homo neanderthalensis, adattato al freddo delle glaciazioni che coprono mezza Europa. In mancanza di una megafauna deve dare la caccia ad animali più piccoli, e la sua diffusione resta limitata.
40.000 a.C.: lentamente, iniziano a penetrare in Europa gli uomini di Cro-Magnon, originari forse del Medio Oriente. Gli ultimi Neanderthal sopravvivono fino al 10.000 a.C., più a lungo che nella HL, ma alla fine sono sterminati. Il loro ricordo genera la leggenda degli Orchi che nel passato ancestrale dell'umanità lottavano contro gli Uomini (il germe del razzismo...)
11.000 a.C.: ha fine l'ultima glaciazione; anche la costa settentrionale dell'Europa diventa abitabile. Il livello dei mari sale ("diluvio universale") e si interrompe la connessione tra Europa ed Asia: nascono le rupi Simplegadi, a guardia dello stretto del Bosforo. La presenza del Mare Russo modifica in modo significativo il clima della regione rispetto alla HL. Ecco i principali cambiamenti:
1) nel Mediterraneo ed in Egitto, cambia ben poco.
2) in Asia Minore invece si modifica completamente il regime delle piogge: aumenta la piovosità, ne consegue una maggior presenza di foreste cedue con la possibilità della nascita di civiltà marittime, e si regolarizza il regime del Tigri e dell'Eufrate.
3) il resto dell'Europa, anche per l'azione differente della Corrente del Golfo e del gradiente del nuovo mare, è più caldo di un grado e più piovoso. Il limite del grano, dell'ulivo e della vite si sposta verso nord, come quello delle foreste. Sulle coste del mare Russo si instaura un clima solo poco più freddo di quello mediterraneo. (ancora grazie ad Alessio!)
9000 a.C.: i Paleoeuropei danno vita a quattro grandi ceppi di popoli: i Baschi, maggioritari nella nostra Spagna; i Liguri, nella nostra Francia; gli Etruschi, nella nostra Germania; i Pelasgi, lungo le coste del Mare Russo.
6500 a.C.: sulle coste del Mare Russo inizia l'agricoltura con la coltivazione di grano, orzo e farro.
5500 a.C.: inizia in Europa, sulle coste del Mediterraneo, la domesticazione di un multitubercolato affine al coniglio, che da animale in via di estinzione si trasforma ben presto in uno dei più diffusi del continente, anche grazie alla sua prolificità. Il più grosso dei multitubercolati viene addomesticato poco dopo in luogo del cane, e si diffonderà in tutto il mondo. Sconosciuti invece il cavallo ed i bovini.
5000-1000 a.C.: nel continente-isola si sviluppa la civiltà megalitica, che lascia le sue imponenti testimonianze (dolmen, menhir...) da Carnac all'isola di Malta. Variando le rotte commerciali, la civiltà megalitica, invece di espandersi verso Nord, lo fa verso il centro della Spagna e nel Sud della Francia. Essa nutre meno interesse per l'astronomia e, ridotto l'influsso delle culture orientali, conosce un'evoluzione più lenta (sempre grazie ad Alessio!)
4000 a.C.: il Sahara si inaridisce e le popolazioni camitiche migrano nella valle del Nilo.
3500 a.C.: in seguito ad un temporaneo raffreddamento del clima, i Pelasgi migrano nei Balcani, i Liguri e gli Etruschi in Italia. Essi portano con sé i loro déi terrestri: Urano, il Cielo, e Gea, la Terra.
3000 a.C.: in Mesopotamia viene inventata la scrittura e sono edificate le prime città stato sumeriche. Le tendenze centrifughe dominano sulle centripete: il modello della città stato prevale su quello dell'Impero unitario, mancando la necessità di accumulare surplus per costruire opere idrauliche, ed essendo più facile controllare le vie commerciali dello stagno. L'attuale Iraq resta frazionato in staterelli come la Grecia classica; lenta immigrazione dei Semiti.
2900 a.C.: unificazione dell'Egitto nel primo impero della storia ad opera di Narmer.
2500 a.C.: avvio della civiltà cretese con il leggendario regno di Minosse, poi trasfigurato dal mito e trasformato nel giudice dell'oltretomba.
2000 a.C.: gli Indoeuropei, che non conoscono la navigazione, si trovano la strada sbarrata dal Mare Russo e così, invece di migrare verso ovest, si dirigono verso l'Asia centrale e la Cina. Essi occupano l'Anatolia (Ittiti), l'Iran (Medi e Persiani), l'India ma anche il Turkestan ed il bacino del Tarim. Le lingue indoeuropee si diffondono nel cuore dell'Asia; guerre perpetue contro gli Shang, la più antica dinastia cinese. Con il mare Russo in mezzo, gli Indoeuropei non possono espandersi in Europa fino al Volkwanderung teutonico (grazie a Falecius!)
1800 a.C. circa: Abramo, antenato di Ebrei ed Arabi, si insedia nella Terra di Canaan, dove già abitano i Fenici e gli Amorrei semiti ed i Cananei camiti.
1750-1550 a.C.: gli Hekau-khesut ("signori dei paesi stranieri", HL Hyksos), di stirpe semitica, dominano l'Egitto.
1530 a.C.: Suppiluliuma I fonda l'impero Ittita, che in questa linea temporale è una talassocrazia e si espande rapidamente verso nord e lungo le coste del Mare Egeo e del Mare Russo. In tal modo non vi è né espansione verso sud né scontro a Qadesh con gli Egizi. Sono gli Ittiti a portare in Europa l'allevamento dei bovini. I Pala dell'Anatolia settentrionale, nella nostra Timeline popolo men che oscuro, qui diventano l'equivalente dei Fenici nel Mar Russo e forniscono agli Ittiti una flotta efficientissima. Le navi dei Pala giungono fino al mar Suebico (HL Mar Baltico: qui i Balti non esistono) e commerciano la preziosa ambra; scarsa concorrenza con Creta perchè i Pala preferiscono volgersi verso nord (grazie a Falecius!)
1490 a.C.: gli Hayasa, antenati degli Armeni di stirpe indoeuropea, si stanziano sulle alture dell'Anatolia orientale.
1484 a.C.: dopo la morte della madre, la regina Hatshepsut, unico Faraone donna nella storia egiziana, Tutmosi III inizia l'espansione verso l'Asia. Oltre alla Terra di Canaan e alla Fenicia, dove già sorgono piazzeforti egizie, conquista la Siria, sconfigge il regno hurrita di Mitanni e sottomette le città stato mesopotamiche in pieno caos, giungendo sino al golfo Persico. L'impero egizio occupa così tutta la Mezzaluna Fertile
1431 a.C.: l'esplosione del vulcano di Santorini ed il conseguente tsunami spazzano via la civiltà cretese dalla faccia della terra. Nel vuoto di potere si inseriscono i Pelasgi che sostituiscono gli Achei (qui non vi è alcuna invasione indoeuropea in grande stile) ed avviano la civiltà greca con un pantheon ben diverso. Espulsione degli Ittiti dall'Europa.
1362 a.C.: il faraone monoteista Echnaton, interessato solo a questioni religiose, perde la Mesopotamia, dove le città stato recuperano l'indipendenza. Il suo successore Horemheb consolida le posizioni egizie in Siria e Palestina. Trattato di confine con gli Ittiti.
1320 a.C.: i Pelasgi respingono il tentativo degli Ittiti di riconquistare la Grecia (mito dei centauri, gli uomini a cavallo, che tentano la conquista del mondo ma vengono sconfitti dagli uomini).
1304-1238 a.C.: lunghissimo regno di Ramses II, con cui l'Egitto giunge al culmine della propria potenza ed estende nuovamente il suo protettorato sulla Mesopotamia.
1301-1297 a.C.: spedizione degli Argonauti pelasgi che sfuggono alla guardia delle navi da guerra Ittite e raggiungono la Colchide, posta in Scandinavia anziché in Georgia, alla ricerca non del vello d'oro ma della mitica elitropia (l'ambra), ritenuta la pietra che dà l'invisibilità.
1247-1237 a.C.: fallito tentativo decennale dei Pelasgi di conquistare la piazzaforte ittita di Tarwisa, che controlla i Dardanelli: la città respinge l'attacco guidata dal governatore Parama (HL Priamo) e da suo figlio Attruma (HL Ettore). L'impero Ittita dura più a lungo della HL, non si ha alcuna invasione dei Popoli del Mare e i Filistei indoeuropei non si insediano in Canaan (il nome Palestina dunque non esiste), ma gli Ebrei saranno minacciati ugualmente da Edomiti e Madianiti.
1237-1227 a.C.: odissea del pelasgo Ulisse fino sulle coste del mar Suebico (HL Mar Baltico); il poeta cieco Humera (HL Omero) canterà quest'impresa nell'"Odissea", il primo poema della letteratura europea, scritto in lingua pelasgica.
1231 a.C.: editto di Merneptah, figlio di Ramses II, che scansa le dieci Piaghe permettendo agli Ebrei guidati da Mosè di lasciare il Delta e di insediarsi in Canaan. Evitati anche i quarant'anni nel deserto, Mosè riesce ad entrare nella Terra di Canaan e ne diventa il primo governatore per conto del Faraone.
1200 a.C. circa: sorgono le prime città-stato etrusche in Italia centrale. I Lucumoni (re) tenteranno periodicamente di riunificarle sotto il loro scettro, al contrario di quanto accade in Mesopotamia.
1177 a.C.: con Ramses III, sconfitto in battaglia dagli Ittiti, inizia il declino della potenza egizia.
1005 a.C.: Davide si rende indipendente dall'Egitto e fonda il regno d'Israele.
1000 a.C.: a partire da questa data gli antenati dei popoli teutonici occupano lentamente la Scandinavia, mentre gli antenati degli Slavi si trovano bloccati sulla costa orientale del Mar Russo. A contatto con le colonie Ittite sulle sponde di questo mare, essi anticipano di secoli la scoperta del ferro e la propria civilizzazione (ancora grazie a Falecius!)
600 a.C.: a partire da questa data, i Celti occupano tutto il Turkestan e ne fanno il cuore della loro nazione. Gli Sciti, sconfitti, migrano nella nostra Cina, conquistano la parte settentrionale del paese e fondano un Impero Indoeuropeo che sostituirà il nostro Impero Cinese.
585 a.C.: il 28 ampile (28 maggio) di quest'anno rappresenta la prima data certa della storia dell'umanità. Un'eclisse di sole interrompe la battaglia sul fiume Halys in Anatolia tra gli eserciti del re dei Medi Ciassare e del re ittita (HL re di Lidia) Aliatte. Terrorizzati dal fenomeno, che era stato previsto dallo scienziato pelasgico Tala di Milta (HL Talete di Mileto), le truppe gettano le armi ed abbandonano il combattimento.
574 a.C.: instaurazione di un regime repubblicano a Demetria (HL Atene), la capitale pelasgica dell'Attica, che ha questo nome perchè gli dei terrestri pelasgi (Urano, Gea, Crono, Rea, Demetra dea delle messi) non sono mai stati soppiantati dagli dei celesti indoeuropei.
553 a.C.: Ciro unifica Medi e Persiani, conquista la Mesopotamia e ciò che resta dell'impero Ittita, e dà vita all'Impero Persiano. Zorobabele, re d'Israele (HL colui che guidò gli Ebrei nel ritorno dall'esilio), fa atto di sottomissione a Ciro e salva di nuovo il Tempio, ma il regno diventa satrapia persiana. Ciro nella Bibbia diventa sinonimo di tutto ciò che è nemico di Dio (il ruolo che fu di Nabucodonosor nella HL, dove invece Ciro è ampiamente lodato).
550 a.C. circa: come attesta il viaggiatore pelasgo Aradata (HL Erodoto), in questa data si formano regni Slavi sulla costa orientale del Mar Russo; nessuno di essi è però in grado di varcare il mare, e preferiscono espandersi verso nord. I fiumi russi in questa linea temporale sboccano tutti nel secondo Mediterraneo, irrigano le terre russe e le rendono molto fertili.
525 a.C.: Cambise, figlio di Ciro, conquista l'Egitto.
510 a.C.: Ruma esilia il Lucumone (re) Tarkuna (HL Tarquinio) e si eleva a Repubblica. Lotte decennali con la vicina Veio.
Numerazione basca
1
bat
6
sei
20
hogei
2
bi
7
zazpi
100
ehun
3
hiru
8
zortzi
200
berrehun
4
lau
9
bederatzi
1000
mila
5
bost
10
hamar
2000
bimila
500-450 a.C.: espansione dei Baschi in tutta l'isola europea; la loro cultura sostituisce quella celtica. Sul fiume Oder e sui monti Tatra si scontrano con i Teutoni stanziatisi nell'attuale Polonia; ne seguono guerre secolari senza che gli uni possano prevalere sugli altri.
490-480 a.C.: i Pelasgi respingono il tentativo persiano di conquistare la Grecia e di mettere piede nell'isola di Europa.
474 a.C.: gli Etruschi subiscono dai Pelasgi una pesante sconfitta navale preso Cuma; inizia il declino delle città-stato e l'ascesa della Repubblica Rumana.
443-429 a.C.: Demetria giunge al massimo splendore sotto il pelasgo Paracala (HL Pericle) e domina buona parte del Mediterraneo.
431-404 a.C.: guerra civile tra i Pelasgi (HL Guerra del Peloponneso), si scontrano Sparta (la potenza continentale) e Demetria (la potenza marittima). Vittoria della prima, ma i Pelasgi escono prostrati e vulnerabili dal conflitto.
390 a.C.: Brenno ("corvo"), capo dei Baschi, invade l'Etruria, occupa la pianura padana e si spinge sino a Ruma, cingendola d'assedio. Per andarsene pretende un pesante tributo in oro.