Vogliamo che la legge arrivi in luoghi tenebrosi come Piazza-Italy,la chat italiana di Aol, dove si commettono violazioni vergognose dei dirtti civili.
domenica 30 novembre 2008
Mai smettero di amarti
Non smettere mai di sognare
sabato 29 novembre 2008
Donna del poeta
mercoledì 26 novembre 2008
CHANGES FOR THANKSGIVING
GOOD DAy
martedì 25 novembre 2008
lunedì 24 novembre 2008
Metaphors
domenica 23 novembre 2008
Siamo Angeli
Vivere la vita
sabato 22 novembre 2008
Da Hitchens l'Ateo
venerdì 21 novembre 2008
ho pensato che questo fosse interessante...
bischero/a [bìskero], adjective: foolish, thick, simple, dim, inept. The origin of the word seems to date back to the end of the thirteenth century, when construction was beginning on Florence's duomo. The Bischeri were a noble Florentine family with residences in via dell'Oriuolo (look for the marble plaque that reads ‘Canto de' Bischeri' for the exact location). Many houses and buildings in the area were to be torn down to make room for the massive cathedral, and among the buildings set for demolition was a palazzo that belonged to the Bischeri family. In an effort to oppose the destruction and obtain a higher price for the expropriation of their residence, the Bischeri staunchly refused to sell. Immediately following their refusal, their house caught fire and was completely destroyed. The Bischeri lost their house and lost out on the opportunity to make money on the sale of their property to the city.
Soon after, Florentines began referring to inept or foolish people with the epithet bischero. You will often hear the phrase ‘I' se e i' ma a Firenze l'è i' patrimonio de' bischeri' (‘If and but are the patrimony of the Bischeri').
The word bischerata can also be used to describe a situation gone bad, in which someone did not think something all the way through.
Example:
‘Ho chiuso le chiavi dentro la macchina'.
(I locked my keys in the car.)
‘Bravo, bischero'! (Good one, stupid!)
ganzo/a, adjective. Indicates, with certain admiration, something capable of inspiring awe; cool. Used as a noun, it can also refer to a husband's mistress or a wife's lover.
Example:
Guarda ganza questa macchina!
(Look how cool this car is!)
Quella l'è la ganza del macellaio!
(That's the butcher's mistress!)
brindellone, noun. (1) An unkempt or sloppy person.(2) Tall, big, clumsy, uncoordinated person. According to tradition, a few days before the celebration of San Giovanni, the city's patron saint, a decorative float called the Carro della Zecca would make its way through Florence's winding, uneven, medieval streets. The float carried a man dressed in rags and covered in fur who represented Saint John the Baptist. Thanks to his position on the top of an iron rod, he was able to accept food and drink from the first floors of the palazzi the float passed on its route. It didn't take long for the man to get roaring drunk and begin acting scandalously-cussing up a storm and generally misbehaving-much to the delight of the locals taking part in the festival.
Brindellone subsequently gave its name to the massive cart that trundles through Florence each Easter morning, escorted by musicians, flag throwers and Renaissance soldiers and pulled by two white, flower-laden bulls, for the traditional Scoppio del Carro in Piazza del Duomo.
Example:
Guarda che brindellone l'è il ragazzo della mi' figliola!
(Look at the slob my daughter is dating!)
Example:
Guarda che brindellone l'è il ragazzo della mi' figliola!
(Look at the slob my daughter is dating!)
giovedì 20 novembre 2008
for mrs Krap
qualcosa del mio amico filosofo Sebastiano Maffettone
ANNUNCIO AI NAVIGANTI
martedì 18 novembre 2008
La Davies, 33enne britannica, una delle due donne iscritte alla "Vendée Globe", la più massacrante regata in solitaria, confessa: "Mi piace navigare nuda"
MILANO, 18 novembre 2008 - Già il nome della barca sembra più adatto a un bar di Vasco Rossi che allo scafo che ha vinto gli ultimi due giri del mondo. Roxy, molto rosa all’interno, fra cerate e cambi di vele, c’è anche un’orchidea finta, perché la "padrona di casa" non rinuncia a certi dettagli, neppure quando partecipa alla regata più massacrante che sia stata mai inventata: il Vendée Globe, 26.000 miglia di Oceani, senza assistenza e senza scalo.
LAUREATA - La padrona di casa di Roxy è Samantha (Sam in banchina) Davies, 33 anni, una laurea in ingegneria avvolta nel domopack, o meglio, neppure ritirata. "Il giorno della cerimonia ero in mezzo all’Atlantico, in una regata, non sono potuta andare. Ma quella laurea adesso la uso tutti i giorni, navigare senza conoscenze di ingegneria è come veleggiare bendati...". Da piccola sognava di fare la ballerina, adesso danza sulle onde, è una delle due donne (su 30 iscritti) che partecipa a questa maratona per solitari. In cui la fatica e la stanchezza a volte abbrutiscono (e imbruttiscono) l’essere umano. Non Sam, che nei video che trasmette dall’Atlantico (i primi della flotta hanno superato Capo Verde), racconta di come non rinunci a lavarsi spesso i capelli (con acqua di mare, sciacquati con quella dolce), tenere in ordine (e soprattutto asciutta) la cabina, usare un po’ di crema per le mani e per il corpo. Cambia l’avventura e ca mbia l’immagine del velista: finiti i barbuti, coi capelli-porcospino e la maglia (portafortuna) rattoppata.
BOXER E BRILLANTINI - Sam cerca di essere sempre in ordine, magari indossando i suoi boxer preferiti su cui c’è scritto Lucky (fortunata) in rosa e brillantini. Un’altra visione della vela, in cui - come racconta lei - si può anche "navigare nudi, soprattutto quando si passa dalle parti dei Tropici e fa molto caldo. È molto più comodo". Esperienza che per ora Sam non ha avuto modo di provare (chissà se lo farà davvero nel corso di questo Vendée?) dato che la prima parte della discesa verso il Sud Africa è stata asciutta come il cestello di una lavatrice. Lei si consola stendendo i calzini al chiaro di luna con due mollette e si presenta la mattina successiva con una maglietta bianca stirata (non a caso, il suo sponsor commercializza una linea di abbigliamento sportivo) con la scritta Roxy, più battagliera che mai. Perché femminilità in barca per la Davies non vuol dire vacanza. Nella stessa intervista (sul sito www.dailymail.co.uk) in cui raccontava che aveva navigato coperta solo di crema solare, spiega come sa perfettamente che nel Vendée sono morte parecchie persone. "E' una regata difficile, ma quando sei alla partenza pensi solo a provare a migliorare il record stabilito da Riou con questa stessa barca nel 2005: 87 giorni 10 ore, 47’ e 55"". Competendo con i maschi. "Inutile mentire - continua Sam che è 12ª staccata di 270 miglia dal leader Peyron - gli uomini hanno indubbi vantaggi fisici. Sono anche più irruenti. E in una regata come questa, lungo almeno tre mesi, alla fine contano di più la costanza e la tenacia. E queste doti le hanno più sviluppate le donne...". Racconta Davies, sorella minore (come esperienza) di una generazione di veliste che ha fatto scuola da Ellen MacArthur, Tracy Edwards e Shirley Robertson. Gente che ha dimostrato ai britannici come si possa stare in barca per vincere anche con le creme e bigodini...
lunedì 17 novembre 2008
Something about the Law
sabato 15 novembre 2008
Additional Info on Prince Charles
venerdì 14 novembre 2008
giovedì 13 novembre 2008
mercoledì 12 novembre 2008
to All My Friends
martedì 11 novembre 2008
www.A Venezia dicono: « Se no ghe fosse el ponte de la Libertà (il ponte che collega Venezia alla terraferma), l'Europa serìa un'izola... » (Falecius dixit) Ecco dunque ciò che è riuscito ad inventare Lord Wilmore, basandosi su questa magnifica cartina utopica e sui contributi degli amici ucronisti: un'ucronia lunga UN MILIARDO DI ANNI, certamente fra le più estese che siano state elaborate in questo sito!
Nota: le date sono espresse in duplice forma, usando prima il nome etrusco del mese e poi il corrispondente italiano fra parentesi. I numeri indicanti i giorni e gli anni sono gli stessi nei due calendari.
.a.C.: Shammuramat (Semiramide), regina degli Assiri, si sbarazza del marito e conquista il predominio sulla Mesopotamia. Nascita dell'impero assiro.
930 a.C.: mancata ribellione delle Tribù del Nord, il regno d'Israele si mantiene unito sotto la dinastia davidica.
900 a.C. circa: gli Ittiti colonizzano l'attuale Finlandia. Gli antenati dei Teutoni però impediscono loro di raggiungere l'Atlantico (le parole "Germani" e "Germania" qui non hanno senso, trattandosi di termini latini).
880 a.C.: lunghe guerre tra Liguri ed Etruschi terminano con la definizione dei reciproci confini.
850 a.C. circa: i Teutoni mettono piede sull'isola Europea e colonizzano le coste del Mar Suebico (HL Mar Baltico).
835 a.C.: il re Sarduri I fonda il regno di Urartu, primo stato armeno della storia.
814 a.C.: i Fenici fondano Karchedon (Cartagine) e si espandono in tutto il Mediterraneo, occupando posizioni sulle coste della Spagna, della Sicilia occidentale e della Sardegna.
753 a.C.: il 21 capri (21 aprile) alcuni etruschi emigrati da Veio fondano la città di Ruma (da Rumula, nome del loro capo, HL Romolo, che a sua volta deriva dall'etrusco ruma, "mammella"). Invece di un Impero Rumano, in questa linea temporale ci avviamo verso un Impero Etrusco.
722 a.C.: il regno d'Israele (unito) diventa vassallo degli Assiri, ma si salva da distruzione e deportazione. Tutte le dodici tribù restano nella Terra d'Israele.
700 a.C.: inizia l'espansione dei Pelasgi nel Mediterraneo, in concomitanza con l'inarrestabile decadenza dell'impero Ittita, che subisce da sud gli attacchi degli Assiri, mentre è costretto ad abbandonare le colonie settentrionali lungo le coste del Mare Russo. Sono colonizzate le coste dell'Asia Minore, dell'Italia meridionale, della Sicilia orientale e della Gallia; dalla fusione tra Pelasgi e Liguri nasce la città di Massila (HL Marsiglia).
700-600 a.C. circa: "guerra civile tra Indoeuropei", e precisamente tra Celti e Sciti, per il possesso del Turkestan.
612 a.C.: Medi e Babilonesi assediano e distruggono Ninive. Fine dell'impero Assiro. La Mesopotamia torna un coacervo di città stato, Gerusalemme non è distrutta e la dinastia davidica prosegue.
608 a.C.: una flotta fenicia, su mandato del faraone Necao, circumnaviga per la prima volta tutta l'isola europea.
605 a.C.: il re di Ruma Anka Marcia (Hl Anco Marzio) conquista quasi tutto il territorio circostante ed espande il territorio rumano fino al mare, fondando il porto di Usta (HL Ostia).
POD: 700 milioni di anni fa, nel periodo Algonchiano, un oceano fossile si chiude dove oggi ci sono Bielorussia ed Ucraina, e si forma il supercontinente Hegosoa (in basco "tutto a sud", perchè le masse continentali erano quasi tutte compattate nell'emisfero australe, HL Pannotia). Ma la sutura è debole a causa dell'inglobamento di frammenti di crosta oceanica nella crosta continentale.
540 milioni di anni fa: nel periodo Cambriano l'antico supercontinente di Hegosoa va in pezzi. Zattere di roccia grandi come continenti vanno alla deriva nell'immenso oceano. Sulle terre emerse non c'è ancora vita, nei mari cambriani predominano i trilobiti.
250 milioni di anni fa: nel periodo Triassico, l'antico oceano Giapeto si chiude definitivamente e due dei frammenti della Hegosoa migrati nell'emisfero boreale, la Laurenzia e il Continente di Angara, si saldano lungo una linea di sutura che provoca il sollevamento dei monti Urali, e si forma un nuovo supercontinente, Lurosoa (in basco "Tutte le Terre", HL Pangea); ora la linea di sutura è ancora meno salda di quella che si è formata nello stesso punto per dar vita a Pannotia.
150 milioni di anni fa: nel periodo Giurassico, mentre i dinosauri dominano il pianeta Voltumna (nome che gli Etruschi daranno al pianeta Terra, dal nome di una loro divinità), comincia ad aprirsi l'oceano Atlantico ed anche la Lurosoa va in frantumi. La debolezza dell'antica sutura dovuta alla chiusura dell'oceano Giapeto favorisce l'apertura di una nuova faglia e la dissociazione tra le attuali Europa ed Asia.
A Venezia dicono: « Se no ghe fosse el ponte de la Libertà (il ponte che collega Venezia alla terraferma), l'Europa serìa un'izola... » (Falecius dixit) Ecco dunque ciò che è riuscito ad inventare Lord Wilmore, basandosi su questa magnifica cartina utopica e sui contributi degli amici ucronisti: un'ucronia lunga UN MILIARDO DI ANNI, certamente fra le più estese che siano state elaborate in questo sito!
Nota: le date sono espresse in duplice forma, usando prima il nome etrusco del mese e poi il corrispondente italiano fra parentesi. I numeri indicanti i giorni e gli anni sono gli stessi nei due calendari.
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65 milioni di anni fa: fine del periodo Cretacico, "crisi dell'iridio" ed estinzione dei dinosauri. I mammiferi diventano padroni delle terre emerse. Si approfondisce la cosiddetta "faglia russa", che taglia l'antica Eurasia per una lunghezza di 1800 Km.
45 milioni di anni fa: periodo Eocenico. L'Europa (il suo nome deriva dal pelasgico "buio" nel senso di "tramonto", "occidente", da cui anche "Erebo", nome pelasgico del regno dei morti) è un'isola flottante nel nascente Atlantico, separata da Asia e Nordamerika. Ciò favorisce lo sviluppo di una fauna e di una flora indigene: riescono a sopravvivere qui i multitubercolati, mammiferi primitivi originari addirittura del Mesozoico ed estintisi altrove (a fianco vedi esempio: Ficitherium europaeus). Nascono sottospecie con evoluzione tipica, come avvenuto in Madagascar o in Australia; in particolare i lemuri non si estinguono ed anzi prosperano.
20 milioni di anni fa: periodo Miocenico. Le foreste si contraggono per dar vita a praterie, tranne che in Nordamerika, Europa ed Asia. L'Europa è ricoperta da foreste praticamente da un capo all'altro ed ha quasi la forma attuale.
5 milioni di anni fa: periodo Pliocenico. I Balcani si saldano all'Anatolia e la Spagna al Marocco. La fauna africana ed asiatica raggiunge l'Europa ma non in misura tale da provocare l'estinzione dei lemuri e dei multitubercolati, che sopravvivono un po' dovunque sull'isola. Gran parte della megafauna asiatica (Mammut, Rinoceronti lanosi, Cervi giganti) non può invaderla perchè il ponte continentale si trova troppo a sud, e dunque anche i carnivori si tengono alla larga. Forti glaciazioni cominciano ad interessare le coste settentrionali dell'isola europea.
780.000 anni fa: periodo Pleistocenico, attraverso lo stretto di Gibilterra l'Homo antecessor popola per la prima volta l'isola europea. Tuttavia il popolamento dell'Europa, a causa della nuova barriera naturale, risulta essere più lento (grazie al suggerimento di Alessio)
450.000 anni fa: l'Homo heidelbergensis, più evoluto, attraverso il ponte continentale fra Anatolia e Balcani irrompe nell'isola e dà vita alla stirpe dell'Homo neanderthalensis, adattato al freddo delle glaciazioni che coprono mezza Europa. In mancanza di una megafauna deve dare la caccia ad animali più piccoli, e la sua diffusione resta limitata.
40.000 a.C.: lentamente, iniziano a penetrare in Europa gli uomini di Cro-Magnon, originari forse del Medio Oriente. Gli ultimi Neanderthal sopravvivono fino al 10.000 a.C., più a lungo che nella HL, ma alla fine sono sterminati. Il loro ricordo genera la leggenda degli Orchi che nel passato ancestrale dell'umanità lottavano contro gli Uomini (il germe del razzismo...)
11.000 a.C.: ha fine l'ultima glaciazione; anche la costa settentrionale dell'Europa diventa abitabile. Il livello dei mari sale ("diluvio universale") e si interrompe la connessione tra Europa ed Asia: nascono le rupi Simplegadi, a guardia dello stretto del Bosforo. La presenza del Mare Russo modifica in modo significativo il clima della regione rispetto alla HL. Ecco i principali cambiamenti:
1) nel Mediterraneo ed in Egitto, cambia ben poco.
2) in Asia Minore invece si modifica completamente il regime delle piogge: aumenta la piovosità, ne consegue una maggior presenza di foreste cedue con la possibilità della nascita di civiltà marittime, e si regolarizza il regime del Tigri e dell'Eufrate.
3) il resto dell'Europa, anche per l'azione differente della Corrente del Golfo e del gradiente del nuovo mare, è più caldo di un grado e più piovoso. Il limite del grano, dell'ulivo e della vite si sposta verso nord, come quello delle foreste. Sulle coste del mare Russo si instaura un clima solo poco più freddo di quello mediterraneo.450.000 anni fa: l'Homo heidelbergensis, più evoluto, attraverso il ponte continentale fra Anatolia e Balcani irrompe nell'isola e dà vita alla stirpe dell'Homo neanderthalensis, adattato al freddo delle glaciazioni che coprono mezza Europa. In mancanza di una megafauna deve dare la caccia ad animali più piccoli, e la sua diffusione resta limitata.
40.000 a.C.: lentamente, iniziano a penetrare in Europa gli uomini di Cro-Magnon, originari forse del Medio Oriente. Gli ultimi Neanderthal sopravvivono fino al 10.000 a.C., più a lungo che nella HL, ma alla fine sono sterminati. Il loro ricordo genera la leggenda degli Orchi che nel passato ancestrale dell'umanità lottavano contro gli Uomini (il germe del razzismo...)
11.000 a.C.: ha fine l'ultima glaciazione; anche la costa settentrionale dell'Europa diventa abitabile. Il livello dei mari sale ("diluvio universale") e si interrompe la connessione tra Europa ed Asia: nascono le rupi Simplegadi, a guardia dello stretto del Bosforo. La presenza del Mare Russo modifica in modo significativo il clima della regione rispetto alla HL. Ecco i principali cambiamenti:
1) nel Mediterraneo ed in Egitto, cambia ben poco.
2) in Asia Minore invece si modifica completamente il regime delle piogge: aumenta la piovosità, ne consegue una maggior presenza di foreste cedue con la possibilità della nascita di civiltà marittime, e si regolarizza il regime del Tigri e dell'Eufrate.
3) il resto dell'Europa, anche per l'azione differente della Corrente del Golfo e del gradiente del nuovo mare, è più caldo di un grado e più piovoso. Il limite del grano, dell'ulivo e della vite si sposta verso nord, come quello delle foreste. Sulle coste del mare Russo si instaura un clima solo poco più freddo di quello mediterraneo. (ancora grazie ad Alessio!)
9000 a.C.: i Paleoeuropei danno vita a quattro grandi ceppi di popoli: i Baschi, maggioritari nella nostra Spagna; i Liguri, nella nostra Francia; gli Etruschi, nella nostra Germania; i Pelasgi, lungo le coste del Mare Russo.
6500 a.C.: sulle coste del Mare Russo inizia l'agricoltura con la coltivazione di grano, orzo e farro.
5500 a.C.: inizia in Europa, sulle coste del Mediterraneo, la domesticazione di un multitubercolato affine al coniglio, che da animale in via di estinzione si trasforma ben presto in uno dei più diffusi del continente, anche grazie alla sua prolificità. Il più grosso dei multitubercolati viene addomesticato poco dopo in luogo del cane, e si diffonderà in tutto il mondo. Sconosciuti invece il cavallo ed i bovini.
5000-1000 a.C.: nel continente-isola si sviluppa la civiltà megalitica, che lascia le sue imponenti testimonianze (dolmen, menhir...) da Carnac all'isola di Malta. Variando le rotte commerciali, la civiltà megalitica, invece di espandersi verso Nord, lo fa verso il centro della Spagna e nel Sud della Francia. Essa nutre meno interesse per l'astronomia e, ridotto l'influsso delle culture orientali, conosce un'evoluzione più lenta (sempre grazie ad Alessio!)
4000 a.C.: il Sahara si inaridisce e le popolazioni camitiche migrano nella valle del Nilo.
3500 a.C.: in seguito ad un temporaneo raffreddamento del clima, i Pelasgi migrano nei Balcani, i Liguri e gli Etruschi in Italia. Essi portano con sé i loro déi terrestri: Urano, il Cielo, e Gea, la Terra.
3000 a.C.: in Mesopotamia viene inventata la scrittura e sono edificate le prime città stato sumeriche. Le tendenze centrifughe dominano sulle centripete: il modello della città stato prevale su quello dell'Impero unitario, mancando la necessità di accumulare surplus per costruire opere idrauliche, ed essendo più facile controllare le vie commerciali dello stagno. L'attuale Iraq resta frazionato in staterelli come la Grecia classica; lenta immigrazione dei Semiti.
2900 a.C.: unificazione dell'Egitto nel primo impero della storia ad opera di Narmer.
2500 a.C.: avvio della civiltà cretese con il leggendario regno di Minosse, poi trasfigurato dal mito e trasformato nel giudice dell'oltretomba.
2000 a.C.: gli Indoeuropei, che non conoscono la navigazione, si trovano la strada sbarrata dal Mare Russo e così, invece di migrare verso ovest, si dirigono verso l'Asia centrale e la Cina. Essi occupano l'Anatolia (Ittiti), l'Iran (Medi e Persiani), l'India ma anche il Turkestan ed il bacino del Tarim. Le lingue indoeuropee si diffondono nel cuore dell'Asia; guerre perpetue contro gli Shang, la più antica dinastia cinese. Con il mare Russo in mezzo, gli Indoeuropei non possono espandersi in Europa fino al Volkwanderung teutonico (grazie a Falecius!)
1800 a.C. circa: Abramo, antenato di Ebrei ed Arabi, si insedia nella Terra di Canaan, dove già abitano i Fenici e gli Amorrei semiti ed i Cananei camiti.
1750-1550 a.C.: gli Hekau-khesut ("signori dei paesi stranieri", HL Hyksos), di stirpe semitica, dominano l'Egitto.
1530 a.C.: Suppiluliuma I fonda l'impero Ittita, che in questa linea temporale è una talassocrazia e si espande rapidamente verso nord e lungo le coste del Mare Egeo e del Mare Russo. In tal modo non vi è né espansione verso sud né scontro a Qadesh con gli Egizi. Sono gli Ittiti a portare in Europa l'allevamento dei bovini. I Pala dell'Anatolia settentrionale, nella nostra Timeline popolo men che oscuro, qui diventano l'equivalente dei Fenici nel Mar Russo e forniscono agli Ittiti una flotta efficientissima. Le navi dei Pala giungono fino al mar Suebico (HL Mar Baltico: qui i Balti non esistono) e commerciano la preziosa ambra; scarsa concorrenza con Creta perchè i Pala preferiscono volgersi verso nord (grazie a Falecius!)
1490 a.C.: gli Hayasa, antenati degli Armeni di stirpe indoeuropea, si stanziano sulle alture dell'Anatolia orientale.
1484 a.C.: dopo la morte della madre, la regina Hatshepsut, unico Faraone donna nella storia egiziana, Tutmosi III inizia l'espansione verso l'Asia. Oltre alla Terra di Canaan e alla Fenicia, dove già sorgono piazzeforti egizie, conquista la Siria, sconfigge il regno hurrita di Mitanni e sottomette le città stato mesopotamiche in pieno caos, giungendo sino al golfo Persico. L'impero egizio occupa così tutta la Mezzaluna Fertile
1431 a.C.: l'esplosione del vulcano di Santorini ed il conseguente tsunami spazzano via la civiltà cretese dalla faccia della terra. Nel vuoto di potere si inseriscono i Pelasgi che sostituiscono gli Achei (qui non vi è alcuna invasione indoeuropea in grande stile) ed avviano la civiltà greca con un pantheon ben diverso. Espulsione degli Ittiti dall'Europa.
1362 a.C.: il faraone monoteista Echnaton, interessato solo a questioni religiose, perde la Mesopotamia, dove le città stato recuperano l'indipendenza. Il suo successore Horemheb consolida le posizioni egizie in Siria e Palestina. Trattato di confine con gli Ittiti.
1320 a.C.: i Pelasgi respingono il tentativo degli Ittiti di riconquistare la Grecia (mito dei centauri, gli uomini a cavallo, che tentano la conquista del mondo ma vengono sconfitti dagli uomini).
1304-1238 a.C.: lunghissimo regno di Ramses II, con cui l'Egitto giunge al culmine della propria potenza ed estende nuovamente il suo protettorato sulla Mesopotamia.
1301-1297 a.C.: spedizione degli Argonauti pelasgi che sfuggono alla guardia delle navi da guerra Ittite e raggiungono la Colchide, posta in Scandinavia anziché in Georgia, alla ricerca non del vello d'oro ma della mitica elitropia (l'ambra), ritenuta la pietra che dà l'invisibilità.
1247-1237 a.C.: fallito tentativo decennale dei Pelasgi di conquistare la piazzaforte ittita di Tarwisa, che controlla i Dardanelli: la città respinge l'attacco guidata dal governatore Parama (HL Priamo) e da suo figlio Attruma (HL Ettore). L'impero Ittita dura più a lungo della HL, non si ha alcuna invasione dei Popoli del Mare e i Filistei indoeuropei non si insediano in Canaan (il nome Palestina dunque non esiste), ma gli Ebrei saranno minacciati ugualmente da Edomiti e Madianiti.
1237-1227 a.C.: odissea del pelasgo Ulisse fino sulle coste del mar Suebico (HL Mar Baltico); il poeta cieco Humera (HL Omero) canterà quest'impresa nell'"Odissea", il primo poema della letteratura europea, scritto in lingua pelasgica.
1231 a.C.: editto di Merneptah, figlio di Ramses II, che scansa le dieci Piaghe permettendo agli Ebrei guidati da Mosè di lasciare il Delta e di insediarsi in Canaan. Evitati anche i quarant'anni nel deserto, Mosè riesce ad entrare nella Terra di Canaan e ne diventa il primo governatore per conto del Faraone.
1200 a.C. circa: sorgono le prime città-stato etrusche in Italia centrale. I Lucumoni (re) tenteranno periodicamente di riunificarle sotto il loro scettro, al contrario di quanto accade in Mesopotamia.
1177 a.C.: con Ramses III, sconfitto in battaglia dagli Ittiti, inizia il declino della potenza egizia.
1005 a.C.: Davide si rende indipendente dall'Egitto e fonda il regno d'Israele.
1000 a.C.: a partire da questa data gli antenati dei popoli teutonici occupano lentamente la Scandinavia, mentre gli antenati degli Slavi si trovano bloccati sulla costa orientale del Mar Russo. A contatto con le colonie Ittite sulle sponde di questo mare, essi anticipano di secoli la scoperta del ferro e la propria civilizzazione (ancora grazie a Falecius!)
600 a.C.: a partire da questa data, i Celti occupano tutto il Turkestan e ne fanno il cuore della loro nazione. Gli Sciti, sconfitti, migrano nella nostra Cina, conquistano la parte settentrionale del paese e fondano un Impero Indoeuropeo che sostituirà il nostro Impero Cinese.
585 a.C.: il 28 ampile (28 maggio) di quest'anno rappresenta la prima data certa della storia dell'umanità. Un'eclisse di sole interrompe la battaglia sul fiume Halys in Anatolia tra gli eserciti del re dei Medi Ciassare e del re ittita (HL re di Lidia) Aliatte. Terrorizzati dal fenomeno, che era stato previsto dallo scienziato pelasgico Tala di Milta (HL Talete di Mileto), le truppe gettano le armi ed abbandonano il combattimento.
574 a.C.: instaurazione di un regime repubblicano a Demetria (HL Atene), la capitale pelasgica dell'Attica, che ha questo nome perchè gli dei terrestri pelasgi (Urano, Gea, Crono, Rea, Demetra dea delle messi) non sono mai stati soppiantati dagli dei celesti indoeuropei.
553 a.C.: Ciro unifica Medi e Persiani, conquista la Mesopotamia e ciò che resta dell'impero Ittita, e dà vita all'Impero Persiano. Zorobabele, re d'Israele (HL colui che guidò gli Ebrei nel ritorno dall'esilio), fa atto di sottomissione a Ciro e salva di nuovo il Tempio, ma il regno diventa satrapia persiana. Ciro nella Bibbia diventa sinonimo di tutto ciò che è nemico di Dio (il ruolo che fu di Nabucodonosor nella HL, dove invece Ciro è ampiamente lodato).
550 a.C. circa: come attesta il viaggiatore pelasgo Aradata (HL Erodoto), in questa data si formano regni Slavi sulla costa orientale del Mar Russo; nessuno di essi è però in grado di varcare il mare, e preferiscono espandersi verso nord. I fiumi russi in questa linea temporale sboccano tutti nel secondo Mediterraneo, irrigano le terre russe e le rendono molto fertili.
525 a.C.: Cambise, figlio di Ciro, conquista l'Egitto.
510 a.C.: Ruma esilia il Lucumone (re) Tarkuna (HL Tarquinio) e si eleva a Repubblica. Lotte decennali con la vicina Veio.
Numerazione basca
1
bat
6
sei
20
hogei
2
bi
7
zazpi
100
ehun
3
hiru
8
zortzi
200
berrehun
4
lau
9
bederatzi
1000
mila
5
bost
10
hamar
2000
bimila
500-450 a.C.: espansione dei Baschi in tutta l'isola europea; la loro cultura sostituisce quella celtica. Sul fiume Oder e sui monti Tatra si scontrano con i Teutoni stanziatisi nell'attuale Polonia; ne seguono guerre secolari senza che gli uni possano prevalere sugli altri.
490-480 a.C.: i Pelasgi respingono il tentativo persiano di conquistare la Grecia e di mettere piede nell'isola di Europa.
474 a.C.: gli Etruschi subiscono dai Pelasgi una pesante sconfitta navale preso Cuma; inizia il declino delle città-stato e l'ascesa della Repubblica Rumana.
443-429 a.C.: Demetria giunge al massimo splendore sotto il pelasgo Paracala (HL Pericle) e domina buona parte del Mediterraneo.
431-404 a.C.: guerra civile tra i Pelasgi (HL Guerra del Peloponneso), si scontrano Sparta (la potenza continentale) e Demetria (la potenza marittima). Vittoria della prima, ma i Pelasgi escono prostrati e vulnerabili dal conflitto.
390 a.C.: Brenno ("corvo"), capo dei Baschi, invade l'Etruria, occupa la pianura padana e si spinge sino a Ruma, cingendola d'assedio. Per andarsene pretende un pesante tributo in oro.
Ecco qualche dato scieNtifico su cosa significa essere ITALIANO
domenica 9 novembre 2008
della mia anima
Qualcosa di me
DA napoli com:un mio articol osu Obama uscito stasera
La Casa Bianca si tinge di nero
di Bruno Garofalo
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Correva l'anno del Signore 1619: un negriero olandese baratto' il suo carico di negri per cibo in una cittadina chiamata Jameson. Lo status legale di quei primi neri era vagamente definito da regole gia' esistenti per bianchi poveri che vendevano per anni i loro servigi agli americani in cambio di un passaggio in America. Altri africani, portati in catene dagli Olandesi, con benedizione di varie chiese cristiane, sbarcarono a New Amsterdam nel 1655, poi ribettezzata dagli inglesi New York qualche anno dopo. Ma solo verso la fine del secolo i negri vennero ufficialmente e legalmente costituiti come schiavi e proprieta' di chi li possedeva: appena giunti su suolo americano cominciavano le aste per aggiudicarseli.
2008: il 44esimo presidente degli Stati Uniti d'America e' un 'negro' dal nome poco americano di Barack Hussein Obama. Fra queste due date 400 anni di storia di linciaggi, impiccagioni senza processo, e poi sedie elettriche su cui hanno accomodato decine di innocenti, colpevoli solo di avere la pelle nera e quindi adatti a servire come copertura a delitti di bianchi protetti da autorita' locali... E decadi di lotte civili, dalle Pantere nere a Martin Luther king, altri morti, altre ingiustize sociali; è questo un grande momento per gli Afro Americani. Al discorso di accettazione della carica di Obama, alcuni neri autorevoli come Jessy Jakson hanno pianto tutto il tempo, e giovani bianchi avevano il volto irradiato di gioia e sorridevano increduli.
Oggi un 'negro' insultato da un bianco puo' essere fiero del suo colore e dire: "amico lassu' sulla sedia piu importante del mondo, siede uno come me".
Come è potuto accadere nell'America razzista (non facciamoci illusioni, il razzismo in America può solo inasprirsi a causa di questo evento formidabile), conservatrice, bigotta in cui il Ku Klux Klan opera ancora in maniera indisturbata facendo appello alla costituzione americana?
Un membro del Klan, un gruppo colpevole di numerosi delitti nel corso della loro macabra esistenza, può rilasciare impunemente in un intervista pubblica dichiarazioni del tipo: "Mia figlia non andra' mai in una scuola con i 'niggers' , questi sono esseri inferiori". E impugnano come loro simbolo una larga croce, a ricordarci che i delitti piu orrendi dell'umanità sono stati spesso commessi in nome di una religione. Sfilano durante sinistre manifestazioni, con il volto coperto da cappucci bianchi per non diventare vittime di rappresaglie - ma si sa chi sono all'interno delle rispettive comunità - e infine bruciano fantocci neri! Rito in cui si annidano intenzioni non proprio benevoli nei confronti dei neri, con le varie chiese che per quel che vale potrebbero scomunicarli ma non lo fanno: i fedeli insomma fanno sempre brodo.
Il KKK, i loro adepti, i loro simpatizzanti, e i razzisti piu moderati, quelli che pensano che "sì i negri sono inferiori ma non vanno uccisi, dopo tutto sono creature di Dio anche loro!", dovranno fare i conti con la dura realtà sotto i loro occhi: mentre molti dei loro figli bianchi, di razza superiore non arriveranno neanche al baccalaureato in una scuola modesta, il nuovo presidente, ha lauree prestigiose, ha competenze in economia, politica e sociologia e altri ambiti, e possiede una facondia irresistibile. Non credo di di esagerare dicendo che Obama è il presidente più intelligente, geniale e preparato degli ultimi 50 anni. Basti pensare a Bush che confuse Austria e Australia, a Regan, oggi considerato da molti storici come fra i grandi presidenti (il muro di Berlino cadde durante la sua amministrazione) che etichettò l'Unione sovietica come il regno del male perche non avevano aderito alla sua proposta di denuclearizzazione parziale; offriva ai sovietici l'eliminazione bilaterale di una alta percentuale di armi nucleari fisse sul territorio, inconsapevole che la quasi totalità delle armi nucleari sovietiche erano fisse mentre gli armamenti nucelari Usa mobili sono in maggioranza rispetto a quelle fisse. Un accettazione da parte dei sovietici avrebbe significato una larga denuclearizzazione unilaterale e quindi inaccettabile.
A Regan spesso la moglie doveva sussurrare risposte all'orecchio, perche si impappinava come pochi.
Lo stesso Kennedy, amatissimo dal popolo americano e dalla comunità mondiale, in uno scontro verbale con Kruscev rimediò una meschina figura nel tentativo di difendere il Capitalismo contro il Marxismo.
Mac Cain, il rivale di Obama nella corsa alla Casa Bianca non si è certo distinto per intelligenza e preparazione: ignorante e gaffaiolo, ne ha commesse a decine durante la sua campagna elettorale, confondendo Shia e Sunni, attribuendo a Putin la presidenza della Germania Unita, coadiuvato dalla candidata alla vicepresidenza Sarah Palin che ne ha dette di cretinate mentre strizzava l'occhietto ammiccante verso le telecamere.
La campagna elettorale di Mac Cain è consistita quasi esclusivamente di attacchi a Obama, chiamato di volta in volta, socialista (qui è un insulto per un politico), comunista, terrorista e musulmano. Obama avrebbe potuto rispondere a queste accuse con l'acume che lo contraddistingue, ma a parte rari momenti in cui ha dovuto necessariamente difendersi, ha impostato la sua campagna sui suoi programmi in materia di economia e politica estera, mostrando una visione di insieme che ha colpito anche i piu recalcitranti all'idea di Obama presidente. Ha predicato unità fra le fazioni e non ha quasi mai fatto riferimento al razzismo.
Gli analisti americani al lavoro dopo le elezioni stanno cercando di scoprire le ragioni della vittoria di Obama, trovandole, attraverso sondaggi, nella situazione economica che è diventata disastrosa proprio negli ultimi momenti della campagna elettorale e nella politica improvvisata di Mac Cain, fatta di attacchi a Obama piuttosto che di programmi precisi. Ma - io dico - se Obama era da considerarsi non idoneo alla presidenza per mancanza di esperienza, a maggior ragione non sarebbe stato eletto sulla base del recente disastro economico!
La gente intervistata razionalizza le proprie scelte indicando nella situazione economica del paese la preponderante ragione della scelta di Obama.
È molto probabile invece che la scelta di Obama abbia un significato storico che prevarica tutte le razionalizzazioni possibili alla luce delle contingenze attuali. Un significato oscuro che solo il tempo potrà chiarire, nascosto come è, fra pieghe delle leggi storiche - se ne esistono - ancora tutte da scoprire.
Messia del rinnovamento della politica americana sul fronte interno e internazionale, dell'unità fra le fazioni, alcuni (i bigotti) vedono in lui l'anticristo.
Obama è chiamato ad un impegno di portata senza precedenti nella storia degli USA. Una crisi economica che assomiglia a quella della bancarotta del paese del 1929. Due guerre, in Iraq e in Afganistan, con la prima contestata da lui perche priva di giustificazioni e la seconda che sta peggiorando di giorno in giorno grazie alla bizzarra idea di Bush di concentrarsi sull'Iraq che non c'entrava nulla con l'attacco di Al Qaida del 2002 e non aveva armi di distruzione di massa. Ma intanto dovrà trovare il modo di uscire dall'Iraq senza permettere a forze esterne di impadornirsi del paese.
Da sei anni Osama Bin Laden organizza attacchi e fomenta odio per l'occidente passeggiando fra Pakistan e Afghanistan, e sarebbe dovuto essere l'unico vero obiettivo dopo l'attacco alle torri di New York!
Due paesi come la Corea del nord e l'Iran perseguono armamenti nucleari; la Russia in preda a rigurgiti di grande potenza ha instaurato una nuova era di guerra fredda perché considera le scelte americane di includere la Polonia nella Nato una sfida e considera interferenze le disapprovazioni sui suoi interventi in paesi limitrofi.
In casa dovrà guardarsi dal''avversione delle potenti corporazioni che Obama ha segnalato come le cause della crisi economica che certamente faranno di tutto per rendergli la vita difficile. Non sono da escludersi complotti e attentati alla persona fisica del presidente, come è accaduto in un relativo recente passato ai Kennedy con l'aiuto o indipendentemente, di fazioni come quelle del KKK in cui il razzismo non è stato mai sopito ed ora è profondamente ferito.
Ma ce la farà!
Discussione con Emilio
sabato 8 novembre 2008
sommarizzando
Risposta a Emilio
RISPONDO ALLA FILIPPICA DI BRUNO...
DOMANDA AL NOSTRO EMILIO: IN CHE SENSO SEI FASCISTA?
venerdì 7 novembre 2008
LA PRATERIA
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