LA LEGGE DELLE PARI OPPORTUNITA' . Si tratta della realizzazione del principio di uguaglianza sostanziale fra uomini e donne nel lavoro, mediante l’adozione di misure volte ad eliminare gli ostacoli che impediscono di fatto la realizzazione di pari opportunità. Tale principio deve attuarsi attraverso l’eliminazione delle disparità di fatto cui sono soggette le donne nella formazione scolastica e professionale, nell’accesso al lavoro, nella progressione della carriera. Devono essere attuate azioni positive volte ad incentivare l’accesso delle donne al lavoro autonomo, alla formazione imprenditoriale, a tutti quei settori dove sono sottorappresentate, a livelli di responsabilità. Infine deve essere favorito, anche attraverso una diversa organizzazione del lavoro, l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali, per raggiungere una migliore ripartizione di tali responsabilità fra i due sessi. Tali principi sono enunciati dalla Legge 10 aprile 1991, n. 125. La normativa prevede rimborsi e finanziamenti per i datori di lavoro che pongono in essere progetti e programmi di formazione volti a superare le disparità fra i due sessi. La legge contiene norme che disciplinano l’esperimento delle azioni giudiziarie esperite per colpire atti di discriminazione diretta, indiretta e collettiva. Al fine di promuovere la rimozione dei comportamenti discriminatori per sesso e di ogni altro ostacolo che limiti di fatto l'uguaglianza delle donne nell'accesso al lavoro e sul lavoro e la progressione professionale e di carriera è istituito, presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, il Comitato nazionale per l'attuazione dei princìpi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici. Tag: lavoro, maria, mistretta, opportunità, pari, rosa Condividi